Un “Piano per la riapertura programmata delle attività della filiera nautica”, redatto dall’Associazione nazionale di categoria è stato presentato al Governo durante un incontro, in videoconferenza, fra il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Mario Turco ed il direttore generale di Investitalia, Giancarlo Defazio. Uno studio basato sulle due rilevazioni statistiche dello stato delle aziende del settore, suddivise negli 8 segmenti in cui è articolata Confindustria Nautica: costruttori di navi, natanti e imbarcazioni, battelli pneumatici, unità a vela, motori, componenti ed accessori, servizi, charter e porti, dealer e reti di vendita.
L’incontro tra i rappresentanti della categoria e il Governo ha visto la richiesta di una riapertura modulare, progressiva e controllata delle attività della filiera nautica, «non come rivendicazione di un comparto in difficoltà, ma quale risultato delle precise risultanze delle proiezioni economiche sugli effetti progressivi del protrarsi nelle prossime settimane della chiusura delle attività» Lo ha fatto sapere Confindustria Nautica in una nota – Sono stati pertanto illustrati « gli effetti sui piani di consegna, sulle connesse attività della subfornitura, della componentistica e dell’accessoristica, sulla produzione 2021, su tutte le attività di servizi, del charter e della portualità, sullo stato di liquidità delle diverse tipologie di imprese» inoltre «il tema degli ingenti crediti IVA che sono strutturali per un settore con un export dell’86% del valore della produzione e che necessitano di una garanzia pubblica per finanziare la filiera con il sistema bancario pro soluto».
Il sottosegretario Turco ha pertanto sottolineato: «Siamo consapevoli della necessità di far ripartire il settore della nautica che vive, per sua natura, di un ciclo produttivo breve» – ha detto Turco – «Abbiamo il dovere di salvaguardare e tutelare un settore che è leader mondiale. Condivido alcune proposte che mi sono state avanzate e mi farò interlocutore con il Governo per cercare ulteriori misure a sostegno della liquidità dell’intera filiera dell’industria nautica».