LONDRA – Il sito web dell’IMO è tornato alla normatiltà – lo comunica la stessa Organizzazione Marittima Internazionale dopo che il 30 settembre il suo sito web era stato messo fuori uso da un attacco di hacker informatici.
L’Agenzia delle Nazioni Unite aveva fatto sapere che “l’interruzione dei servizi web è stata causata da un sofisticato attacco informatico, che ha superato le misure di sicurezza” a fronte di questo l’Agenzia aveva spento i sistemi chiave per prevenire ulteriori danni. I server dell’IMO si trovano nel Regno Unito, con ampi sistemi di backup a Ginevra. Il sistema di backup e ripristino viene regolarmente testato.
L’IMO è riuscita a far fronte all’attacco degli hacker nel giro di 2-3 giorni, mentre il gruppo armatoriale francese CMA CGM sta ancora lottando con il malware – Ragnar Locker a distanza di una settimana dall’annuncio dell’attacco informatico, avvenuto il 28 settembre. Tuttavia, Mercosul e Containerships, due delle filiali del gruppo, sono di nuovo operative.
Come si legge sul sito web di CMA CGM “Abbiamo deciso di sospendere temporaneamente tutti gli accessi ai nostri siti Web di e-commerce per proteggere i nostri clienti. Tutte le comunicazioni da e verso il gruppo CMA CGM sono sicure, comprese le e-mail, i file trasmessi e lo scambio elettronico di dati (EDI). Le attività marittime e portuali sono pienamente operative. Forniamo processi alternativi e temporanei per le vostre prenotazioni e ci impegniamo a elaborarli il più rapidamente possibile”.