Attacchi informatici a CMA CGM e Gefco – Tenere alta la difesa è la nuova normalità

CMA CGM

Il 20 settembre scorso anche il Gruppo francese Gefco, leader mondiale nella logistica multimodale e automotive, ha subito un cyber attack, la notizia è quanto mai attuale, oggi, che il liner francese CMA CGM si trova sotto attacco informatico, come già ripreso da Corriere marittimo.

Il tema della cyber security nel settore dello shipping è, negli ultimi anni, al centro dell’attenzione degli armatori, poichè la criminalità cibernetica è ormai un fenomeno in crescita tanto da essere una nuova normalità. Nell’aprile scorso a finire nel mirino degli hacker era stato il Gruppo MSC, ma il caso più eclatante fu nel giugno 2017 quando il ransomware Petya, infettava il colosso dei trasporti marittimi Maersk, con uno stop di 12 giorni delle attività, 300 milioni di dollari di danni e un conseguente riflesso azionario. A cadere nella rete di Petya furono inoltre anche banche e compagnie ucraine, l’agenzia pubblicitaria britannica Wpp, l’azienda di materiali edili francese Saint Gobain, la farmaceutica Merck Shar p & Dome.

Dal 2018, poi, la criminalità in rete inizia a rivolgersi in maniera più mirata verso il settore marittimo:  porti e autorità portuali entrano nel mirino di attacchi ransomware, è il caso dei porti di Barcellona e  San Diego. Per far fronte a questo lo sviluppo di cyber security,  da alcuni anni, sta occupando e dovrà occupare sempre di più un ruolo primario nel settore marittimo. Porti sempre più “smart”, navi super tecnologiche, aziende iperconnesse, frutto dell’intreccio tra mondo fisico e digitale, aumento di performance, precisione e diminuzione dei costi, sono elementi che hanno aperto il fianco a nuove fragilità sulle quali la cyber security deve vegliare costantemente per tenere alta la difesa.

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L’analista di settore Lars Jensen, ceo di SeaIntelligence Consulting, due giorni fa ha commento gli attacchia avvenuti nel mese di settembre contro il Gruppo Gefco Blue Water Shipping: «Non sorprende che gli attacchi informatici continuino ad avere un impatto sul settore marittimo» – ha sottolineato Jensen da LinkedIn – «Questo è successo proprio  nel settembre 2020: Gefco, che è la 19a più grande azienda di logistica al mondo, è stata colpita da un attacco informatico volto a interrompere il loro business. Dovevano implementare processi alternativi per garantire la continuità aziendale, nonché ripristinare le loro app aziendali e trovare soluzioni di backup.
Nello stesso maniera Blue Water Shipping è stata colpita da un attacco informatico e, come afferma la società, hanno “rilevato attività sospette all’interno dell’infrastruttura IT dell’azienda e hanno deciso di avviare la procedura di sicurezza IT dell’azienda […] i sistemi sono stati analizzati, ed è stato identificato un tentativo di hacker. Diversi sistemi sono stati spenti, impedendo così il tentativo di attacco informatico”».

«I due attacchi in se stessi non dovrebbero essere visti come qualcosa di fuori dall’ordinario» – ha commentato Jensen – «Tali attacchi dovrebbero invece essere visti come una nuova normalità. E nella sfortuna, l’approccio migliore è quello di prepararsi in modo proattivo a questa eventualità, da un lato aumentando le difese e allo stesso tempo garantendo procedure di backup molto resistenti. E il backup è molto più di IT e del database» – ha concluso l’analista -«il backup consiste anche nel preparare piani di emergenza aziendale per la gestione delle relazioni con i clienti, fornitori e le autorità, mentre si gestisce l’interruzione».

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Lucia Nappi

 

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