PIOMBINO – Dopo 16 anni riparte l’export via nave di rotaie lunghe made in Italy. Sono iniziate sabato, infatti, le delicate operazioni di carico delle rotaie destinate al Portogallo – un mercato finora controllato esclusivamente dalla concorrenza estera – sulla nave project Combi Dock 1, ormeggiata allo storico pontile Lucchini del porto di Piombino. Le operazioni si sono protratte per tutto il fine settimana e la Combi Dock 1 domani partirà alla volta del Portogallo.
Con questo primo carico lasceranno lo stabilimento di JSW Steel Italy Piombino 3500 tonnellate di rotaie. Entro la fine dell’anno sono previste altre due forniture per un totale, come previsto dall’appalto, di 8600 tonnellate di rotaie che saranno utilizzate per la realizzazione della rete ferroviaria.
La produzione delle rotaie ha richiesto il lavoro di 190 persone su tutta la filiera dei macchinari, mentre la movimentazione ha reso necessario l’intervento di 20 tecnici della Piombino Logistics che hanno operato in coordinamento con i manovratori di Combi Dock 1. In una fase successiva, un altro carico di rotaie in acciaio realizzate in JSW Steel Italy Piombino sarà inviato a Barcellona, per la sua metropolitana, per un percorso complessivo di 37 km.
“Oggi è una grande giornata per JSW Steel Italy Piombino – ha dichiarato Mohan Babu, COO di JSW Steel Italy Piombino – grazie al valore e alle grandi qualità dei suoi uomini è riuscita a portare a casa un grande risultato. Da chi si occupa del commerciale fino a tutti gli uomini del Treno Rotaie si è fatto un grande lavoro di squadra e oggi con le Istituzioni locali viviamo una grande emozione. Stiamo riscrivendo la storia di Piombino e vogliamo valorizzare questo grande patrimonio industriale e un Made in Italy che è risultato altamente competitivo sui mercati internazionali”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Piombino, Francesco Ferrari che ha portato la testimonianza e la vicinanza della comunità a un’azienda storica con la quale è in corso un lavoro di reciproco supporto verso politiche di sviluppo dello stabilimento e di tutta la forza lavoro.
“Dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte del Comune per la variante per la realizzazione di un nuovo impianto di “tempra delle rotaie”, che consentirà di migliorare ulteriormente la qualità dei nostri prodotti – ha commentato mr Babu – sono in corso gli incontri con i possibili fornitori per la finalizzazione del progetto. Si prevede che entro i prossimi tre mesi potranno iniziare i lavori di costruzione”.
“È la prima volta che il porto di Piombino riceve una nave di queste dimensioni – ha dichiarato il presidente dell’Adsp Stefano Corsini – si tratta di un risultato importante che è stato reso possibile grazie all’impegno congiunto di azienda, sindacati e Autorità Portuale”
Anche il dirigente reposto per Piombino, Claudio Capuano, parla della importanza del risultato raggiunto: “è un bel momento per Piombino – ha dichiarato- la Città e il porto hanno bisogno di sinergie istituzionali che consentano di affrontare e risolvere le criticità. L’autorità di sistema ha risposto all’appello e lo ha fatto concretamente. Oggi Piombino Logistics può cogliere appieno questa importante occasione di lavoro. Continuiamo così”.
Il commento di Confindustria Livorno Massa Carrara:
“Un’ altra tappa fondamentale sul tragitto della reindustrializzazione della costa toscana – è il commento di Umberto Paoletti, direttore generale della Confindustria Livorno Massa Carrara – Dopo oltre dieci anni, le Acciaierie di Piombino, oggi Aferpi JSW acquisite dal gruppo Jindal, riprendono le esportazioni all’estero anche via mare del loro prodotto di punta, le rotaie di 180 mt. L’arrivo di Jindal a Piombino, dopo aver fugato lo spettro di vedere replicata un’altra Bagnoli, costituisce uno dei cardini per il progetto complessivo di ridare a Piombino la collocazione che le compete di secondo polo siderurgico d’Italia. Infatti, Jindal, insieme a Liberty Magona , Nuovo Pignone, Tenaris Dalmine, Piombino Industrie Marittime, Fucina Italia, fanno del porto di Piombino uno dei poli marittimi ad alto tasso di industrializzazione più dotati nel panorama nazionale. Tutto questo è il risultato di una forte alleanza di territorio tra Istituzioni, Industrie e Sindacati che deve consolidarsi ulteriormente per cogliere gli obbiettivi dell’Accordo di Programma e la nostra Confindustria continuerà ad essere schierata con ogni supporto possibile”