CIVITAVECCHIA – Ultimo miglio ferroviario: l’Autorità di Sistema Portuale dei porti di Roma si è aggiudicata il finanziamento di 4 milioni di euro per l’adeguamento a standard europei delle infrastrutture ferroviarie all’interno del porto di Civitavecchia. Si tratta del potenziamento dell’ultimo miglio ferroviario previsto nel bando CEF dell’UE reti TEN-T.
Il presidente dell’Authority Francesco Maria di Majo ha commentato: “Nel corso degli ultimi anni, lo sviluppo delle infrastrutture marittime ha fatto conseguire risultati considerevoli, ma è l’infrastruttura ferroviaria che è emersa come cruciale nello sviluppo di alcuni segmenti di traffico, soprattutto quelli in esportazione”, di Majo ha inoltre sottolineato: “attualmente i binari non consentono di ospitare treni di lunghezza superiore ai 450 m; è richiesta, perciò, la scomposizione dei convogli per il carico e lo scarico, con notevoli “perditempo”, aggravi di costo ed inefficienze”.
“Il progetto, denominato “Fast Track to the Sea”, prevede investimenti complessivi per 18,5 milioni di euro finalizzati alla messa a modulo europeo di tutti i binari presenti all’interno del sedime portuale ed alla realizzazione di interventi puntuali che semplificheranno le manovre ferroviarie con un importante risparmio, sia in termini di tempi che di costi, per tutti gli utenti del porto”, spiega il presidente dell’Authority.
“L’obiettivo è quello di rendere quanto più possibile indipendenti ed efficienti i diversi cicli operativi connessi alle diverse attività merceologiche, obiettivo perseguibile solo attraverso l’integrazione logistica tra l’infrastruttura ferroviaria, le aree di pertinenza limitrofe e la viabilità di riferimento, al fine di una efficace ed efficiente gestione del traffico sia su ferro sia su gomma”, ha proseguito di Majo. “Fast Track to the Sea” si inserisce, quindi, a pieno titolo, nella programmazione intermodale europea, dimostrando ancora una volta la rilevanza e l’importanza del porto di Civitavecchia nello scacchiere economico e marittimo internazionale e delle Autostrade del Mare, nonostante sia (ancora) inserita nella “rete comprehensive” e non (come invece auspicato) nella “rete core”, ha concluso il presidente dell’AdSP.
Da un punto di vista tecnico, la realizzazione degli interventi, stimabile in poco meno di due anni di lavori da concludersi presumibilmente entro il 2022, consentirà l’arrivo e la partenza dei treni merci lunghi fino a 680 m direttamente al porto garantendo, così, una maggiore efficienza del sistema nel suo complesso.