PANAMA – L’Autorità del Canale di Panama (ACP) ha annunciato un ambizioso programma di investimenti, oltre 8 miliardi di dollari in dieci anni, per la realizzazione di un maxi progetto infrastrutturale per il rafforzamento del ruolo del Canale nel commercio globale e per garantirne la sostenibilità negli approvvigionamenti idrici.
Il progetto è stato annunciato, il 16 settembre, durante un evento pubblico presieduto dal ministro per gli Affari del Canale, José Ramón Icaza; dall’amministratore del Canale (ACP), Ricaurte Vasquez; e dal vice amministratore e responsabile della Sostenibilità, Ilya Espino de Marotta.
Gli investimenti riguardano la maggiore affluenza idrica, un gasdotto per il GPL, la costruzione di infrastrutture stradali e due terminal container.
Sicuramente le mire di Gianluigi Aponte, patron di MSC, colosso numero uno al mondo per il trasporto marittimo di container, ma anche gigante del terminalismo portuale globale, sul Canale di Panama avranno dato una spinta ulteriore all’Autorità e al governo di panamense per il rilancio dell’infrastruttura a livello strategico globale.
Leggi anche: Canale di Panama, il ruolo guida di Msc di Aponte confermato da CK Hutchison
Sebbene, per quanto risulti al momento, l’operazione di acquisizionea da parte di MSC dei due terminal panamensi di Balboa e Cristobal, situati alle due estremità del Canale, satrebbe a rischio a causa dello stop imposto dall’anti-trust. Si tratta questa di un’operazione più ampia di compar-vendita degli asset portuali globali (43 porti) di CK Hutchison holdings. La vendita include alcune infrastrutture portuali attualmente tra le più strategiche al mondo tra cui i due porti del Canale panamense.
Leggi anche: Canale di Panama / Stop dell’antitrust, a rischio la vendita a MSC dei porti di CK Hutchison
Leggi anche: Panama: «L’acquisizione di MSC mette a rischio la neutralità del Canale»
Senza considerare gli appetiti del presidente degli Stati Uniti, Trump, che sulla questione del Canale di Panama aveva annunciato nel suo discorso di insediamento, come durante la campagna elettorale, di volerne riprendere il controllo mettendone quindi in discussione la giurisdizione dello stesso.
Leggi anche: Le mire di Trump sul settore marittimo – Nel Canale di Panama il 69% dei traffici sono USA
Il progetto
Illustrando il progetto l’amministratore del Canale, Vasquez,, ha dichiarato che gli investimenti riguarderanno un progeto strategico in quattro settori: la maggiore disponibilità idrica; la costruzione di un gasdotto per il GPL; una strada che colleghi le coste atlantiche e pacifiche, nonché la costruzione di terminal su entrambe le coste, in grado di ospitare anche container e merci roll-on e roll-off.
La costruzione della diga sul Rio Indio garantirà acqua a oltre un milione di panamensi e rafforzerà l’affidabilità e la certezza dei transiti attraverso il Canale.
“Il funzionamento del Canale dipende dalle precipitazioni”, ha affermato Vasquez. “Dopo la siccità del 2023, che ha costretto il canale a ridurre i transiti giornalieri delle navi, l’ACP deve trovare ulteriori approvvigionamenti di acqua dolce, poiché da questa dipende il funzionamento delle chiuse.
La costruzione della diga dovrebbe iniziare nel 2027 e non sarà completata prima del 2032, con un costo stimato di 1,6 miliardi di dollari, di cui 400 milioni saranno stanziati per risarcire e ricollocare circa 2.500 residenti di diverse comunità i cui villaggi verrebbero inondati per la costruzione della diga.
Il progetto prevede la realizzazione di un gasdotto lungo 76 chilometri e di due nuovi terminal portuali, per il trasporto di un massimo di 2,5 milioni di barili di prodotti energetici al giorno, collegando tra loro le coste atlantiche e pacifiche senza attraversare le chiuse. Il gasdotto consentirà il trasporto di gas di petrolio liquefatto, etano, butano e propano dal versante atlantico a quello pacifico. Gli incontri con l’industria definiranno la struttura del gasdotto e il tipo di GPL che verrà trasportato.
Allo stesso tempo, lo studio di prefattibilità per il porto di Corozal è in fase di contrattuale, con risultati previsti per il primo trimestre del 2026, per l’inizio dei lavori nel 2028. Il porto container di Corozal, situato sulla riva orientale, sarà integrato in una piattaforma logistica terrestre collegata tramite strada e ferrovia.
L’Autorità del Canale di Panama ha affermato di garantire un processo aperto e trasparente nello sviluppo dei progetti. Nel caso del gasdotto, la procedura di concessione è già stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del Canale di Panama e l’ACP sta contattando potenziali parti interessate. La gara d’appalto internazionale e la fase di pre qualificazione per le aziende seguiranno in seguito.













