È MSC il principale investitore nell’operazione di acquisizione
di 43 degli asset portuali globali di CK Hutchison holdings.
La vendita include alcune infrastrutture portuali attualmente tra le più strategiche al mondo, in particolare il 90% dei porti del Canale di Panama.
Area di grande interesse geopolitico, alla luce della attuale tensione commerciale tra Stati Uniti e Cina.
CK Hutchison holdings, gruppo con sede a Hong Kong che fa capo al finanziere cinese Li Ka-Shing, ha confermato MSC come principale investitore nell’operazione di disinvestimento dei propri asset portuali globali per un valore di 22,8 miliardi di dollari.
Come riportato dall’agenzia di stampa Reuters, l’annuncio è stato fatto dal co-amministratore delegato di CK Hutchison, Dominic Lai, durante l’assemblea generale annuale dell’azienda il 22 maggio.
Lai ha confermato il coinvolgimento di MSC affermando che il gigante dello shipping è stato il principale investitore “fin dall’inizio”.
MSC non era stata precedentemente nominata ufficialmente nell’operazione condotta dal consorzio guidato dalla società di investimento statunitense BlackRock.
Reuters ha sottolineato che l’operazione ha scatenato un dibattito politico, in particolare nel contesto delle crescenti tensioni.
Ad aprile, il principale regolatore di mercato cinese aveva dichiarato di monitorare attentamente l’accordo e ha sottolineato che tutte le parti coinvolte devono rispettare le normative antitrust. CK Hutchison ha successivamente garantito che l’operazione “rispetterà rigorosamente tutti gli standard di conformità richiesti”.
La proposta di disinvestimento ha attirato l’attenzione anche degli Stati Uniti. Come riportato da Reuters, il presidente Donald Trump ha definito l’accordo come un’iniziativa volta a limitare l’influenza cinese nel Canale di Panama, definendolo una “rivendicazione” della via d’acqua.