ROMA– Fumata nera in Senato, l’ottava commissione (Lavori pubblici, comunicazioni) ha bocciato la nomina di Pietro Spirito a presidente dell’Autorità portuale del mar Tirreno centrale, con sede a Napoli.
In tutto su 20 senatori solo 8 i voti favorevoli, 8 voti contrari e 4 astenuti. Questo l’esito delle votazioni di ieri. La nomina arriva su indicazione del ministro Delrio, espressa il 3 novembre scorso, il parere parlamentare è un passaggio obbligato, puramente consultivo, come previsto dalla legge, tuttavia lo strappo politico che si è prodotto sulla votazione non può essere ignorato.
Il dissenso su Spirito nasce dall’opposizione del senatore Pd Stefano Esposito che, come aveva pubblicamente annunciato, ha votato con le opposizioni.
L’origine dello scontro tra il senatore Pd e Spirito risale ai tempi in cui quest’ultimo era manager di ATAC, l’azienda di trasporti romana, durante il mandato a sindaco di Alemanno. Spirito pubblicò un libro dal titolo «Trasportopoli, cronache dall’inferno Atac» nel quale raccontava la sua esperienza all’azienda capitolina, affrontando i meccanismi di funzionamento di quella che definisce Trasportopoli, il sistema edificato in anni di interventi continui di soggetti esterni all’impresa. Nel libro vengono analizzati le principali responsabilità della situazione attuale del trasporto pubblico romano e su Esposito, come su altri dirigenti aziendali e i altri politici locali erano cadute le critiche del manager di ATAC.