Chiazze di petrolio di oltre 200 km2 (77 miglia quadrate) – Queste le stime del governo cinese.
PECHINO -La petroliera iraniana Sanchi, affondata domenica scorsa sta provocando un disastro ambientale. Dopo la collisione avvenuta il 6 gennaio, contro il mercantile CF Crystal, la nave aveva bruciato per giorni andando alla deriva a causa dei forti venti che ne avevano causato l’allontanamento dalla costa cinese, dove era avvenuto l’impatto, fino a portarla nel mare della zona economica esclusiva del Giappone.
“Si tratta del peggiore disastro ambientale avvenuto in mare negli ultimi decenni“, secondo quanto riportato dall’autorevole agenzia di stampa britannica, Reuters.
Non è chiaro quanto carburante fosse rimasto a bordo della nave cisterna, domenica, al momento dell’affondamento, tuttavia secondo le informazioni fornite dalla compagnia armatoriale iraniana la petroliera viaggiava con un carico di oltre 111 mila tonnellate di condensato, equivalenti ad 1 milione di barili di petrolio, era partita dall’isola iraniana di Kharg navigava verso la Corea del Sud e il carico era destinato alla compagnia coreana “Hanva”. Il valore del carico era stimato per circa 60 milioni di dollari.
Il governo cinese, riporta Reuters, pensa di intervenire con il recupero del relitto. Dal ministero dell’ecologia e protezione ambientale il vicedirettore, Huo Chuanlin, ha dichiarato alla stampa: “Ci sono diverse chiazze di petrolio, di diverse dimensioni e tipologie intorno alla zona in cui si è verificato l’affondamento della nave e nello specchio di mare circostante“, “le macchie di petrolio hanno superato i 200 km quadrati (77 miglia quadrate). Il funzionario cinese ha tuttavia precisato che non sono state avvistate chiazze di petrolio in prossimità della costa.
Al momento è difficile prevedere l’impatto ambientale che l’evento potrà avere sulla vita marina.
La Sanchi batteva la bandiera panamense, molte delle navi del mondo sono registrate a Panama, perché il paese offre molti servizi di registrazione, quindi come tutte le navi che battono bandiera di Panama non appartengono a questo Stato, ma sono di altri paesi. Da Panama le autorità fanno sapere che la nave aveva tutti i documenti di registrazione in regola, non c’era quindi alcuna anomalia.Costruita nel 2008, il valore della nave prima dell’incidente era circa di 100 milioni di dollari.