ROMA – Effetti della crisi ucraina sulle imprese, tavoli settoriali – Luca Sisto, direttore generale di Confitarma, ha partecipato al tavolo convocato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con le Associazioni del comparto della logistica per esaminare gli effetti della crisi ucraina sulle imprese.
Innanzitutto, il direttore di Confitarma ha espresso la preoccupazion e per la grave crisi in atto manifestando la solidarietà dell’armamento ita liano per le popolazioni civili e auspicando un rapido cessate il fuoco.
Per ciò che riguarda il settore marittimo, Luca Sisto ha ricordato che l’Italia ha responsabilmente innalzato il livello di sicurezza delle navi al massimo previsto (MARSEC 3) nel Mar d’Azov e nelle ZEE russe e ucraine nel Mar Nero. “Fermo restando l’assoluta priori tà della sicurezza dei nostri equipaggi – ha affermato Sisto – occorre tener conto che ciò comporta alcune criticità per la flotta italiana in quanto siamo difronte ad un disallineamento del livello di sicurezza tra le flotte dei diversi Paesi UE che incide sulla competitività delle imprese di navigazione italiane. Per questo è necessario un allineamento dei livelli MARSEC nel contesto UE”.
Per quanto riguarda la diversificazione delle fonti di energia, occorre intervenire su ciò che è per sua natura flessibile: il trasporto ma rittimo “La nave – ha spiegato Sisto – è un’infrastruttura mobile per eccellenza, che consente di diversificare rapidame nte i mercati di riferi mento. In particolare, guardando al settore del gas, la ma ggior parte del quale arriva tramit e gasdotti, il ruolo del trasporto marittimo potrebbe contribuire a ridurre la dipendenza da pochi fornitori”.
Per questo, Confitarma da tempo sostiene la necessità di riconsiderare la politica del nostro Paese in materia di rigassificatori (oggi sono solo 3 quelli attivi in Italia) e di sostenere lo sviluppo della flotta di gasiere e, per poter fronteggiare le sfide e le esigenze del settore, Confitarma chiede che venga istituito al più presto un tavolo istituzionale de dicato alla politica energetica dei prossimi decenni, che ricomprenda anche i trasporti marittimi.
Inoltre, il settore necessita di una misura per il “ caro gasolio” che possa dare un “ristoro” a tutta la flotta.
“Insieme ad Assarmatori – ha affermato Luca Sisto – abbiamo elaborato una proposta da inserirenell’iter di conversione del Decreto c.d. Caro Bollette (DL n. 17/2022) per una copertura di 50 milioni di euro”.
“Ricordo – ha concluso il direttore di Confitarma – che il trasporto marittimo è “un servizio essenziale” che da tempo sta facendo forti investim enti per ridurre le emissioni di zolfo e di CO2, e che quindi merita di essere sostenuto per il ruolo sociale che ha avuto e continua ad avere durante l’emergenza pandemica e nel corso di questa nuova crisi di conflitto”.