Rossi (Assarmatori): Cartello o alterazione di mercato? “Rispediamo al mittente” – Video intervista

Alberto Rossi

A colloquio con Alberto Rossi, segretario generale di Assarmatori per parlare di  resilienza e ripartenza del settore marittimo e portuale, focus sull’armamento nazionale, lo stato di salute, le istanze al governo, luci ed ombre dell’azione politica emergenziale. Una video intervista a margine di Port&Shipping Tech main conference della settimana dello shipping di Napoli.

Lucia Nappi

NAPOLI – Il Registro è il tema più forte sul quale la categoria dell’armamento si è compattata ed ha rilanciato le carte, ma senza risultato, il nuovo scenario competitivo che si aprirà dal 2021 vedrà la bandiera italiana perdere di attrattività nei confronti delle più competitive bandiere europee. L’altro tema urgente è la sburocratizzazione delle procedure. Ma è sullo scenario globale che Alberto Rossi, segretario generale di Assarmatori,  sferra l’attacco: “Attenzione – dice – a chi sta sollevando il tema antitrust”  –  Cartelli o alterazione di mercato?-  “ci sono autorità preposte, che non sono intervenute” – “Rispediamo al mittente tali implicazioni”.

Rossi, i provvedimenti per il vostro settore in fase emergenziale, luci ed ombre? (VIDEO 1° parte)
“Noi abbiamo salutato con soddisfazione il lavoro del parlamento che ha dato l’endorsement ad una serie di provvedimenti emergenziali adottati dal governo,” – spiega – “i Decreto agosto ha dato un aiuto straordinario al settore più colpito, quello del trasporto costiero, anche di piccolo cabotaggio, passeggeri e merci e traghetti di continuità territoriale con le isole” – “Il Decreto Agosto è misura coerente e corretta di quello che il settore necessita”

“L’obiettivo attuale è la conversione in legge del Decreto Agosto” ma soprattutto “il convincimento del decisore che queste misure dovrebbero diventare, non tanto strutturali, ma dobbiamo far fronte all’auspicata estensione dell’art.88, quindi della decontribuzione del personale marittimo del primo Registro anche per il 2021 e l’aumento della disponibilità per il fondo dei 50 milioni per la mancata tariffazione dei passeggeri per i traghetti sulle linee più lunghe “

Le istanze al governo
Sburocratizzazione delle procedure che è l’elemento più a portata di mano perchè non necessita di capitali, anzi li genera”  – il tema accomuna le istanze di tutto il cluster marittimo  – “un cluster autoreferenziale che da anni ripete sempre questo concetto” -“Ma evidentemente non riusciamo a creare quella piattaforma di consenso così forte” – “per affrontare l’ostracismo della pubblica amministrazione che tende a ripetere degli automatismi, oggi molto superati”.

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E’ sul Registro il messaggio più forte lanciato dalla categoria
Assarmatori, Confitarma e Federagenti hanno rivolto le proprie propooste al governo ma senza risultati: “non ci siamo riusciti” sottolinea Rossi. E’ questo il messaggio più forte lanciato dalla categoria, voce all’unisono sollevata anche dal presidente di Confitarma, Mario Mattioli, durante la Naples Shipping Week -“Le bandiere europee hanno procedure molto più competitive” – spiega – “dal gennaio 2021 gli armatori europei potranno registrare le proprie navi sotto la bandiera europea, continuando ad avere gli aiuti che hanno avuto, fino ad oggi, con la bandiera italiana. Questo evento epocale metterà in concorrenza la bandiera italiana con le bandiere europee” – “Si misureranno le convenienze economiche per ogni armatore per il mantenimento della nave sotto il Registro italiano”.

Semplificazione burocratica, un altro elemento cardine delle proposte del cluster marittimo
“L’on. Paita, presidente Commissione Trasporti alla Camera, ha fatto una proposta”- “ci ha sollecitato tutti a riconsiderare la possibilità di una sorta di riapertura dei termini per ridiscutere un nuovo disegno di semplificazione destinato al mare” – “quello è un argomento estremamente urgente”- “come affrontare la pandemia in maniera efficiente. “Reslienza significa anche catturare questo momento per poter adottare delle norme che, senza l’urgenza, rimarrebbero nel cassetto. Questo è l’unico grande vantaggio della pandemia. Se non riusciamo ad approfittare di questa situazione, che in realtà sembra del tutto contro di noi, portando a vantaggio un’apertura del legislatore per venire incontro alle imprese, per poterne poi godere negli anni a venire, sarebbe un’ulteriore perturbazione delle nostre attività, cosa che dobbiamo scongiurare”.

La pandemia ha portato agli occhi dell’opinione pubblica la strategicità del settore dell’armamento
“Senza le navi si blocca integralmente l’intera catena produttiva e quindi la nazione, come banalmente la possibilità di circolare” – “Questo è il backbone della nazione, soprattutto una nazione fatta ad arco, che ha 8 mila km di coste, 50 porti e vive di logistica”.

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Durante la settimana dello shipping di Napoli è stato presentato uno studio sull’impatto del Covid sul trasporto marittimo, che ha analizzato gli scenari globali venutisi a creare durante questi mesi. Lei ha sollevato delle critiche, ci spiega meglio? (VIDEO 2° parte)
“Sono estremamente preoccupato che venga presentato un documento che abbia un’ambizione di essere scientifico e in questo documento vengono propalati dei messaggi politici, è come se si scrivesse un testo di legge e dentro ci fossero dei messaggi per colpire tizio o caio” –  “Che il mondo degli spedizionieri, abbia messo nel mirino il trasporto dei grandi liner del settore contenitore è un dato, esistono denunce, segnalazioni opposizioni” –
“In Italia, nel settore del contenitore i nostri associati rappresentano circa il 40% del mercato, abbiamo una voce in capitolo abbastanza rilevante” – “Che un gruppo di interesse abbia interessi a sollevare la vicenda che ha anche contorni antitrust. Ricordo che le pratiche antitrust sono estremamente sleali, punite con delle sanzioni e possono addiruttura rapppresentare delle responsabilità penali. Attenzione chi sta sollevando il tema antitrust non si accorge, probabilmente per ignoranza, che è un tema estremamente sensibile”-

Sul tema del blank sailing, Rossi spiega che se una nave decide di saltare alcuni porti e ridurre il proprio schedule è da ricondurre principalmente a due aspetti: di natura economica il primo “poichè le imprese non lavorano per beneficenza” – relativo a sicurezza e  safety il secondo. Cartelli o alterazione di mercato?  “ci sono autorità preposte, che non sono intervenute ci hanno dato l’esenzione, si tratta della BER (Block Exemption Regulation) che è stata estesa per altri quattro anni. Circostanza che ha sobillato una serie di ragionamenti che devono essere rispediti al mittente”.

“Non accetto che questa venga contarabbandata come un’osservazione scientifica” – “Mi domando che tipo di gioco stiamo giocando?”- “Domanda che presuppone considerazioni comnplesse che non possono essere esaurite in una slide passata davanti al gota del nostro cluster  – “Rispediamo al mitente tali implicazioni“.

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