Prende il largo la flotta green delle nuove navi cargo a vele windwings

Trasporto marittimo e decarbonizzazione - Navi cargo a vele, il futuro mira alle diverse soluzioni energetiche.
Canopèe vele

LIVORNO –  Transizione energetica e decarbonizzazione del trasporto marittimo – Sono diverse le sperimentazioni tecnologiche per ridurre l’impatto ambientale del trasporto marittimo, ma nel breve termine nessuna di queste appare in grado di essere esclusiva e sostitutiva del petrolio e dei suoi derivati. Probabilmente il futuro sarà caratterizzato dal passaggio a diverse soluzioni: tecnologie e carburanti sostenibili, prodotti da fonti di energia rinnovabili e non derivati da combustibili fossili che potranno convivere contemporaneamente e per un certo periodo di tempo. Per questo progettazioni e ricerche investono e progrediscono giorno dopo giorno, sebbene al momento l’unica certezza sia ancora rappresentata dai derivati del petrolio, di cui il Gnl rappresenta l’alternativa più sostenibile dal punto di vista ambientale.

Per questo destano grande attenzione, sui media internazionali, le notizie inerenti le nuove navi cargo a propulsione assistitavele e motore –  ovvero navi cargo dotate di tecnologia windwings, vele alari, che hanno iniziato ad intraprendere viaggi oceanici effettuando servizi di trasporto marittimo.

Pyxis Ocean, la prima nave portarinfuse windwings

E’ il caso della prima nave portarinfuse a propulsione assistita, vele e motore, la Pyxis Ocean equipaggiata di due windwing, vele alari. La nave, lunedì scorso, è partita da Singapore diretta in Brasile per il suo viaggio inaugurale,  dopo l’installazione delle due vele windwings. Di proprietà della giapponese Mitsubishi Corporation, è operata in charter da Cargill, multinazionale statunitense di prodotti alimentari.

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Per Pyxis Ocean questo viaggio rappresenta la verifica delle capacità della tecnologia windwings, grazie a questa innovazione la nave può ridurre i consumi di carburante fino al 30% abbattendo notevolmente la produzione di anidride carbonica.  Il viaggio richiede approssimativamente sei settimane.

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Pyxis Ocean di 229 metri di lunghezza e 32.26 di larghezza, per una stazza lorda di 81 mila tonnellate, dispone di due vele alari di 37,5 metri di altezza, realizzate in acciaio e fibra di vetro da BAR Technologies e Yara Marine Technologies, le vele si aprono in mare e si chiudono in porto.

“La nostra partnership con Cargill” – ha dichiarato Takafumi Oka, direttore generale del dipartimento navale di Mitsubishi Corporation – “dimostra lo sforzo collaborativo necessario per allineare gli obiettivi strategici tra le parti interessate e garantire che la flotta globale possa tenere il passo con le richieste in evoluzione per ridurre l’impatto ambientale del nostro settore”.

Canopèe, la prima ro-ro windwings

Nel gennaio scorso è partita un’altra nave cargo a propulsione assistita ibrida, a vele e a motore. Si tratta di Canopée la prima ro-ro equipaggiata di quattro windwings – vele alari di 363 m² e 30 metri di altezza ciascuna, su alberi alti 37 metri, che contribuiscono fino al 40% della propulsione, per una velocità tra i 12 e 17 nodi. Le vele possono ruotare di 360 gradi rispetto al vento e rispetto all’albero, generando molta più potenza delle vele convenzionali o delle ali a elemento singolo.

Canopèe effettua servizio di trasporto marittimo attraverso l’Atlantico, Nord Europa – Sudamerica toccando i porti di: Brema, Rotterdam, Le Havre e Bordeaux, Kourou, per il trasporto dei componenti del razzo Ariane 6.

Canopée è lunga 121 metri, larga 22 e pesa 10.700 tonnellate, la nave è dotata di motori a doppia alimentazione, a MDO (gasolio marino) e GNL (gas naturale liquefatto) permettono una riduzione dell’emissioni di gas serra, risparmiando il 30% di carburante.

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La nave è il risultato della ricerca di Alizés, joint-venture tra Jifmar, pmi francese di ingegneria navale e Zéphyr & Borée, studio di architettura navale. Alizés si è aggiudicata, nel 2018, la gara di Ariane Group per il contratto di trasporto per 15 anni, dei componenti di Ariane 6.per i vaiaggi di viaggi di andata e ritorno dai porti Ue di Brema, Rotterdam, Le Havre e Bordeaux, per Kourou.

La francese Zephyr & Borée nel maggio scorso ha annunciato un nuovo progetto per la realizzazione di una serie di cinque portacontainer da 1.300 teu a propulsione assistita eolica e alimentate a metanolo, a zero emissioni di carbonio.

Tecnologia rotor-sail, gruppo Grendi

In Italia l’utilizzo della propulsione assistita a vela con la tecnologia rotor sail, diversa rispetto alle windwings, ma che comunque prevede l’utilizzo dalla propulsione eolica, riducendo il consumo di combustibili fossili, è stata annunciata anche dalla compagnia di navigazione del gruppo Grendi nell’ambito dei collegamenti marittimi con la Sardegna.

Si tratta della nave ro-ro Estraden che la compagnia con base a Cagliari, nel giugno scorso ha aggiunto alla propria rete di collegamenti merci sulla tratta Marina di Carrara – Olbia.

Estraden Grendi
la ro-ro Estraden

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