Piano di ripresa UE, accelerare la transizione “green” delle navi

cantiere navale

Piano di ripresa presentato dalla Commissione Europea da 750 miliardi di euro e 500 miliardi di stanziamenti e 250 di prestiti – Andrà a rafforzare programmi come il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, il fondo “Connecting Europe Facilities” ed il Fondo europeo per la difesa.

BRUXELLES -Il Recovery Plan Europeo “Next Generation Euche prevede un fondo da 750 miliardi di euro e 500 miliardi di stanziamenti e 250 di prestiti, è stato presentato  dalla Commissione Europea a Bruxelles. Il piano andrà a rilanciare  l’economia degli Stati colpiti dalla crisi Covid-19 ,

Dalla Commissione viene riconoscuto il ruolo fondamentale svolto dai trasporti nelle catene del valore e che per creare più posti di lavoro sarà fondamentale concentrarsi sull’accelerazione della produzione e dell’impiego non solo di veicoli ma anche di navi sostenibili.

Il Piano di ripresa propone anche di rafforzare programmi come il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, il fondo “Connecting Europe Facilities”, ed il Fondo europeo per la difesa. Infine, nella documentazione di accompagnamento alla suddetta Comunicazione, viene menzionata una ripartizione settoriale delle lacune da colmare attraverso investimenti destinati alla trasformazione “green” di “veicoli, materiale rotabile, navi e aeroplani” (escluse le infrastrutture) pari a 20 miliardi di euro all’anno.

Il presidente di Assonave Vincenzo Petrone ha commentato: “L’industria navalmeccanica italiana, che rappresentiamo, prende atto con soddisfazione del fatto che il Recovery Plan Europeo annunciato dalla Presidente Ue Ursula Von der Leyen, menzioni espressamente la cantieristica navale come settore prioritario per gli investimenti che lo stesso Recovery Plan renderà possibili. Gli obbiettivi di tale piano sono essenzialmente due: il primo è quello di accelerare la produzione e l’utilizzo di navi moderne di sicura sostenibilità ambientale, con ricadute importanti sull’occupazione e sulla mobilità; il secondo è quello di colmare il deficit di investimenti necessari per accelerare la transizione “green” delle navi europee verso gli sfidanti obbiettivi di rispetto dell’ambiente che l’Europa intende raggiungere entro il 2030. Assonave ritiene che il Recovery Plan, se snello e ben finanziato, possa essere uno strumento efficace per realizzare gli obbiettivi di sviluppo della cantieristica europea nella sfida con l’agguerrita industria asiatica. Assonave riconosce inoltre il ruolo determinante svolto in questo frangente dal nostro Commissario all’Economia Paolo Gentiloni e dal nostro governo per una valorizzazione senza precedenti del settore navalmeccanico.

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