VERONA – «I porti italiani nel 2024 hanno registrato una crescita di container di oltre il 4% rispetto a ipotesi che erano invece di recessione, significa che la merce è come un fiume: se si mettono barriere, passa da altre parti» – «Dobbiamo accrescere anche la capacità di relazionarsi con Paesi che magari fino a ieri non si ritenevano utili, ad esempio la Turchia, che nei prossimi anni vedrà un incremento dei corridoi tra il sud est asiatico e l’Europa proprio perché il grande tema degli Stretti – Panama, il Mar Rosso e Singapore – ha creato delle tensioni globali abbastanza importantii. Non a caso l’Amministrazione US il primo argomento che ha tirato fuori è stato proprio il tema legato al Canale di Panama. Questo fa capire come investimenti che sarebbero sembrati, fino a poco anni fa assolutamente improduttivi, invece diventano improvvisamente centrali per aree assolutamente strategiche a livello globale. Quindi ci deve essere la capacità di muoversi in maniera agile, di non rimanere dentro a situazioni preconfezionate, su questo il continente europeo ha perso un po’ di dinamicità, e la sta riacquistando ma sicuramente fa fatica a capire che non può stare in una bolla, ma deve dialogare con tutti i paesi del mondo, lo abbiamo visto anche con le norme sulle emissioni, sul’ETS e sul trasporto marittimo» – «Il rapporto di interscambio ad esempio con il Medio Oriente per noi è fondamentale, così come è anche con tutta la sponda sud del Mediterraneo questi sono elementi che cambiano completamente le dinamiche commerciali».
Così Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, è intervenuto stamani dal palco di LetExpo, Logistics Eco Transport, evento fieristico per i trasporti, la logistica e i servizi alle imprese, con attenzione alle attuali dinamiche geopolitiche e alla sostenibilità ambientale, economica e sociale, in svolgimento a VeronaFiere dall’11 al 14 marzo.