JP Morgan scommette su navi a metanolo sulla scia dei global carrier del container

Navi a metanolo green: la multinazionale statunitense di servizi finanziari, JP Morgan ordina altre due navi cisterna - Gli orderbook nei cantieri asiatici, a guidare la classifica delle global carrier Maersk con 25 unità.
Nave tanker

Il gigante bancario statunitense JP Morgan avrebbe aggiunto al proprio orderbook  – nel cantiere cinese Guangzhou Shipyard International (GSI) – altre 2 unità MR tanker dotate di motori a doppia alimentazione in grado di operare con metanolo green. Sale così a 4 unità il totale di navi cisterna dual fuel – metanolo ordinate al cantiere statale cinese dalla multinazionale US di servizi finanziari.
Con una previsione di consegna nel 2026, le due navi avranno una stazza lorda pari a 50 mila tonnellate ciascuna e prevedono un  investimento complessivo di 100 milioni di dollari. Entrambe saranno operate in charter dal principale produttore francese di energia, TotalEnergies.

Metanolo green gli orderbook nei cantieri asiatici

Il metanolo green nel processo di decarbonizzazione dell’industria navale ha riscosso molta attenzione da parte dei vettori marittimi perchè in grado di ridurre fino al 95% le emissioni di CO2, fino all’80% quelle di ossido di azoto e al 100% quelle di ossido di zolfo.

Nei cantieri asiatici è infatti in crescita l’orderbook di navi alimentate a metanolo green, principalmente però per quanto riguarda le navi cisterna e le porta rinfuse solide. Tuttavia anche il settore container sta affrontando una crescita di interesse nei confronti di questo propulsore navale. Infatti tra i maggiori Maersk, CMA-CGM, COSCO e Hapag Lloyd nell’intraprendere il processo di decarbonizzazione dal 2021 hanno iniziato a dirigersi gradualmente verso il metanolo.

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CMA CGM e Hapag-Lloyd starebbero per ordinare ai cantieri navali coreani rispettivamente 10 e 6 unità dual-fuel a metanolo da 4.000 teu. Capofila tra i cantieri: la sudcoreana Hyundai Mipo Dockyard (HMD).

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Già nel 2022 la cinese COSCO ha ordinato 12 navi a metanolo da 24.000 teu ai cantieri giapponesi del gruppo Kawasaki Heavy Industries, quest’anno sarebbe intenzionata ad ordinare una nuova serie di navi a dual fuel a metanolo da 16.000 teu presso i cantieri statali cinesi.

Per Maersk sale a 25 unità il totale di navi a metanolo, ordinate nei cantieri asiatici. L’ultimo ordine, presso il cantiere cinese Yangzijiang Shipbuilding Group, è di 6 unità  da 9.000 teu con consegna prevista  tra il 2026 e il 2027.

Sebbene  osservando l’orderbook globale a guidare la classifica del processo di decarbonizzazione sono ancora le navi a GNL che, negli ultimi dieci anni, hanno registrato una maggiore crescita numerica, record che per il momento non sembra destinato a diminuire.

Maersk, battesimo della prima portacontainer a metanolo al mondo

Intanto il prossimo 14 settembre, a Copenaghen, Maersk terrà la cerimonia ufficiale del battesimo della prima portacontainer al mondo alimentata a metanolo green. Sarà madrina della nave  la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, a sottolineare l’importanza dell’avvenimento sul tema della transizione energetica dell’industria marittima.

La nave, di cui non è stato ancora rivelato il nome, ha una capacità di 2.100 teu, ed opererà nel Mar Baltico come feeder. Consegnata nella seconda settimana di luglio dai cantieri sudcoreani Hyundai Mipo, ha iniziato il suo primo viaggio inaugurale, per raggiungere il porto di Copenaghen dove rimarrà per una settimana.

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