LIVORNO – L’orderbook dei cantieri asiatici sembra destinato a crescere soprattutto per quanto riguarda le navi dual fuel – metanolo. I vettori marittimi si preparano alla decarbonizzazione guardando sempre più al metanolo green, principalmente per quanto riguarda le navi cisterna e le porta rinfuse solide.
Secondo quanto riferito da Maersk Broker i colossi Hapag-Lloyd, CMA-CGM e COSCO nell’affronntare il processo di decarbonizzazione sembrano dirigersi gradualmente verso il metanolo.
CMA CGM e Hapag-Lloyd sarebbero in procinto di ordinare ai cantieri navali coreani – con capofila la sud coreana HMD (Hyundai Mipo Dockyard)- rispettivamente 10 e 6 unità dual-fuel a metanolo da 4.000 teu.
Così come la cinese COSCO che, già nel 2022 aveva ordinato 12 navi a metanolo da 24.000 teu ai cantieri giapponesi del gruppo Kawasaki Heavy Industries, quest’anno sarebbe intenzionata ad ordinare una nuova serie di navi a doppia alimentazione a metanolo da 16.000 teu presso i cantieri statali cinesi.
Nel portafoglio ordini dei cantieri globali guidano il processo di decarbonizzazione le navi a GNL che, negli ultimi dieci anni, hanno registrato una maggiore crescita numerica, record che per il momento non sembra destinato a diminuire.
Senza mai perdere di vista il fatto che in termini di decarbonizzazione il mondo armatoriale si trova ancora alla fase iniziale. Per la transizione energetica affrontata con il metanolo, una domanda centrale che è quella messa a fuoco dall’analista del settore Lars Jensen secondo il quale rimane da capire “quando ci sarà la certezza della dsponibilità di una quantità sufficiente di metanolo green?”.