Eercitazione antipirateria “Antipiracy Exercise 2025/01”, svolta il 18 maggio scorso, nel Golfo di Guinea. Esercitazione organizzata e coordinata dalla Marina Militare in collaborazione con la Guardia Costiera, la compagnia di navigazione Grimaldi Deep Sea S.p.A. e Confitarma.
Protagoniste le navi Comandante BETTICA – attualmente impegnata nell’operazione Gabinia – e la nave mercantile M/V GRANDE ANGOLA (battente bandiera italiana), con l’obiettivo di testare le procedure operative in caso di attacco pirata simulato, migliorare la cooperazione tra autorità marittime civili e militari e verificare l’efficacia dei piani di sicurezza delle navi mercantili.
L’esercitazione si è focalizzata sull’osservazione di un’imbarcazione sospetta, l’attivazione del Sistema di Allarme di Sicurezza della Nave (SSAS) ricevuto dal Centro Operativo Nazionale della Guardia Costiera – nella sua funzione di Autorità Nazionale Competente per la Maritime Security – che ha allertato la Compagnia di navigazione e successivamente il Comando in capo della Squadra Navale della Marina Militare. È seguito l’intervento tattico dell’unità militare, che ha inserito, mediante elicottero, un team di sicurezza e un team ispettivo della Brigata Marina San Marco a bordo del mercantile italiano.
Tra i principali obiettivi dell’esercitazione:
Rafforzare la capacità di risposta delle navi italiane in caso di minaccia alla sicurezza marittima;
Testare i flussi comunicativi tra enti governativi e operatori privati;
Addestrare il personale all’uso dei piani di sicurezza e delle procedure internazionali contro la pirateria.
Rafforzare la cooperazione e coordinamento tra le istituzioni militari e le compagnie di navigazione.
L’iniziativa rientra negli sforzi congiunti a livello internazionale per garantire la libertà di navigazione e la sicurezza del traffico marittimo in una delle aree a più alto rischio del mondo.
L’esercitazione ha confermato ancora una volta l’altissimo spessore professionale degli uomini della Marina Militare e della Guardia Costiera nell’affrontare situazioni di crisi in ambito security/pirateria marittimi, come pure la preparazione del Comandante ed equipaggio del mercantile, grazie ai notevoli investimenti dell’armamento italiano in termini di addestramento.