A livello mondiale su 1 milione e 200 mila marittimi le donne sono solo il 2%, di queste il 94% sono impiegate nel settore delle navi da crociera.
ANCONA – “Anche lo shipping può rappresentare un’occasione di crescita per l’occupazione e la valorizzazione delle professionalità femminili. Ancona, da questo punto di vista, rappresenta un esempio con storie ed esperienze significative da illustrare e raccontare. Occorre tuttavia aprire nuovi spazi ed opportunità, questa il contributo di riflessione che vorremmo portare con il convegno”. Lo ha detto Andrea Morandi, presidente di International Propeller club di Ancona, durante l’incontro dal titolo “Le donne dello shipping raccontano”, appuntamento organizzato dallo stesso club dorico presso l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centrale. L’incontro organizzato International Propeller club di Ancona ha tracciato la fotografia dell’occupazione femminile nel comparto marittimo attraverso le esperienze del territorio dorico.
Una occasione, questa, anche per riflettere sul tema sempre più dibattuto del gender gap, con riferimento specifico all’economia del mare. “Se si associa il lavoro fisico all’attività nei porti il riferimento immediato sono le figure maschili, mentre, cambiando prospettiva e concentrandoci sugli ambiti gestionali, amministrativi e dirigenziali le possibilità per l’occupazione femminile ci sono e devono aumentare. Nella comunità anconetana possiamo vantare importanti esempi di donne di successo, che giovedì ci racconteranno la loro esperienza”, ha spiegato sempre Morandi.
Hanno partecipato all’incontro Greta Tellarini, docente al dipartimento Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna e direttore del Master in Diritto Marittimo, oltre che socia di WISTA Italy, Associazione nazionale che da 25 anni riunisce le professioniste dello shipping; la stessa Gloria Lucarini, già segretario generale dell’Autorità Portuale di Ancona e professionista riconosciuta nel settore sia in ambito pubblico che privato; infine Simona Giovagnoni, segretario di Ansep Unitam, l’associazione nazionale che raggruppa le aziende operanti nel settore dei servizi ecologici portuali e della Tutela dell’Ambiente Marino.
A livello mondiale, ha spiegato Tellarini illustrando dati tratti da un rapporto di IMO – International Maritime Organization- su 1 milione 200mila marittimi, è occupato solo il 2% delle professionalità femminili, di cui il 94% nel settore delle crociere. Una situazione deficitaria che si registra anche sotto l’aspetto economico in quanto la differenza retributiva tra uomini e donne risulta del 45%.
Passione, metodo e competenza sono invece gli strumenti necessari nell’affermazione professionale secondo Gloria Lucarini, la quale ha raccontato la propria esperienza lavorativa che l’ha vista, tra le altre occupazioni, per otto anni alla guida della segreteria generale dell’Autorità Portuale. La Lucarini ha inoltre ricordato come le capacità femminili, tra cui l’empatia, rappresentino un valore aggiunto nella gestione manageriale dei sistemi complessi. Simona Giovagnoni ha indicato invece come doti tipicamente femminili ed utilissime nell’attività professionale l’intuitività, il sacrificio e la capacità organizzative.