di Lucia Nappi
LIVORNO – L’armatore Gianluigi Aponte, patron di MSC, è atteso stamani alle 10,30 a Livorno in visita al Terminal Lorenzini Darsena Toscana sponda Est e poi alle 11,30 in Autorità di Sistema portuale per un incontro con il presidente Stefano Corsini.
Un fatto eccezionale, poichè è la prima visita del patron di MSC a Livorno e al Terminal Lorenzini dal luglio 2014 quando il gruppo ginevrino, attraverso la controllata Marinvest, è diventato proprietario di un terzo delle quote societarie (33%) di Lorenzini&C. Srl, la società concessionaria dell’omonimo terminal (la restante quota di capitale è stata mantenuta dalle famiglie livornesi Lorenzini e Grifoni).
A riceverlo sono presenti il presidente e fondatore del Terminal, Enio Lorenzini, il cda costituito da Francesco Lorenzini, Daniele Grifoni, Averardo Grifoni. Tra le autorità: il senatore PD Marco Filippi, il presidente dell’Autorità di Sistema, Stefano Corsini, il contrammiraglio Giuseppe Tarzia, direttore marittimo della Toscana e comandante della Capitaneria di porto di Livorno e il sindaco Filippo Nogarin.
Ma quale è il motivo dell’arrivo di Aponte a Livorno?
Ha fatto il primo ingresso in porto stamani la mega ship portacontainer MSC VITA, 8mila 800 TEU di capacità, per una lunghezza di 299,89 mt, una larghezza massima di 48,24 mt, e 95497 tonnellate di stazza lorda, inaugurando il nuovo servizio settimanale da e per il Sud America di MSC. Inoltre si tratta anche della prima nave di queste dimensioni che entra nel porto labronico, un ingresso particolarmente complesso a causa delle dimensioni della nave.
Si ricorderà infatti che ai primi di ottobre la storica linea Livorno–Sud America operata in joint tra Msc, CMA-CGM, Hamburg Sud-Maersk, Zim, Hapag Lloyd e altri operatori, si interrompeva per trasferirsi a Genova. La decisione tuttavia non era stata condivisa dalla compagnia MSC che decideva quindi di rimanere nel porto labronico e da qui rilanciare la linea settimanale dedicata al Sud America, aumentando quindi il suo impegno sul porto toscano con 6 navi a cadenza settimanale.
Il problema che aveva allontanato CMA-CGM, Maersk-Hamburg Sud, Zim, Hapag Lloyd e gli altri operatori dallo scalo labronico sembrava che potesse essere attribuito alla decisione di operare la linea con navi di maggiori dimensioni e quindi non adatte ad entrare nel porto livornese.
Infatti l’annoso problerma che affligge Livorno è l’imboccatura del canale del porto, troppo stretto per le navi al di sopra di una certa larghezza che riescono a entrare solo di giorno e solo con condizioni meteo ottimali, problema sul quale l’Authority dovrà intervenire quanto prima.
Un’interesse crescente quello del patron di MSC per Livorno considerando che da aprile di quest’anno poi, la cordata costituita da MSC e Vincenzo Onorato, si è aggiudicata il 66% delle quote societarie della Porto di Livorno 2000 nella gestione del Terminal crociere. Acquisizione operata con la società ATI: costituita da Onorato Armatori al 75% attraverso Sinergest, Ltm e Moby e il restante 25% dalla finanziaria italiana di MSC.
La presenza di Aponte a Livorno potrebbero quindi indicare che le mire dell’armatore partenopeo si rivolgano sempre con maggiore interesse alla Darsena Europa?