VetPort: L’Erasmus del lavoro apre ai porti europei

79 lavoratori coinvolti tra Italia, Spagna, Irlanda e Olanda: 6 porti e 23 terminal. VetPort il progetto coordinato dall’AdSP ha permesso ai lavoratori dei porti di Livorno e Piombino di lavorare negli scali portuali dell’UE e viceversa.
 
LIVORNO– Formazione e occasioni di interscambio delle professionalità a livello comunitario in ambito portuale. Nella sala Ferretti della Fortezza Vecchia si è tenuto il seminario conclusivo di VetPort, il progetto coordinato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale che in tre anni ha permesso ai lavoratori dei porti di Livorno e Piombino di lavorare negli scali portuali dell’UE e viceversa.
Interscambio, appunto, e occasioni di crescita in un contesto nel quale, a livello nazionale, si registrano gap di qualità professionale rispetto ai paesi comunitari più avanzati. Un quadro, dunque, che promette interessanti prospettive di miglioramento qualitativo delle competenze. La strada da seguire è una sola: puntare sulla formazione, e Vetport ne è un esempio.
 
32 manager di terminal, 29 planner che seguono le attività di piazzale e 18 autisti: in totale sono 79 i lavoratori portuali che nei periodi di mobilita (36 mesi di lavoro in tutto) sono andati a lavorare nei 23 terminal di sei porti partner del progetto: Cork (Irlanda); Livorno, Piombino, Venezia, Rotterdam, e Valencia.
 
Il progetto, sviluppato dall’Adsp in sinergia con Provincia Livorno Sviluppo (società della Provincia di Livorno e della Port Authority), è costato 450mila euro e ha definito i modelli standardizzati di queste tre figure professionali, offrendo ai nostri lavoratori opportunità lavorative anche all’estero.
 
Vetport – ha detto la dirigente di PLIS, Maria Grazia Lottiproietta il sistema portuale dell’Alto Tirreno verso una dimensione europea, stabilendo standard minimi formativi comuni riconoscibili a livello comunitario che consentano ad un lavoratore portuale locale di spendersi anche fuori dai confini nazionali”.
 
Tra Livorno e Piombino, i terminal coinvolti sono stati sette: quattro dello scalo labronico e tre del porto piombinese: i lavoratori nostrani coinvolti in periodi di mobilità all’estero sono stati 34.
Il Sistema dell’Alto Tirreno vanta una tradizione di lungo corso nel campo della formazioneha dichiarato il presidente dell’Adsp, Stefano Corsini, a margine dell’evento -; siamo felici di aver portato a termine questo progetto europeo, di cui siamo stati promotori. Le reti di relazioni umane sono più durature degli stessi enti che le hanno promosse, e siamo convinti che per parlare di futuro oggi occorra investire sempre di più sul capitale umano”.
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