di Lucia Nappi
ROMA – “Ho appreso stamani, dalle pagine di Facebook del ministro della cultura Bonisoli che la soprintendenza di Venezia sta avviando l’iter che porterà al riconoscimento del vincolo storico-artistico al Canale della Giudecca e ai canali e di accesso portuali.” Queste le parole di perplessità di Pino Musolino, presidente dei porti di Venezia e Chioggia, intervenuto in merito alla dichiarazione del ministro Alberto Bonisoli sulla tutela delle vie d’acqua di Venezia. L’esternazione avviene nel contesto della Naples Shipping Week, nel tardo pomeriggio di ieri, e si rivolge all’indirizzo del vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, arrivato alla manifestazione carico di notizie, tra le quali lo sblocco del decreto Genova e i 30 milioni stanziati dal decreto per il porto del capoluogo ligure per l’emergenza causata dal crollo del ponte Morandi, notizia, questa ultima, che getta nello sconforto i genovesi presenti in sala.
Ad accrescere la perplessità di Musolino il fatto che la proposta di Bonisoli sia stata accolta dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, che si dice pronto ad aprire un Tavolo Tecnico per la tutela della Laguna.
Musolino entra a gamba tesa anche sulle questioni del dialogo fra istituzioni, o forse meglio, sulla mancanza del dialogo con i due ministeri in questione: “In in una democrazia che possa definirsi autentica ed efficiente il dialogo inter-istituzionale è fondamentale – sottolinea il presidente del porto di Venezia- “e non si fa policy solo sui social media; e nel merito, perché quel bilanciamento fra ambiente e porto cui il ministro si riferisce viene praticato ogni giorno dall’Autorita’ di Sistema Portuale”.
I dati parlano chiaro: il delicato ecosistema della Laguna deve essere oggetto di rispetto ambientale, ma non si può neppure ignorare che le attività del porto commerciale, comprese quelle crocieristiche, attivino il 20% del Pil dell’area metropolitana ed occupino una forza lavoro di 18 mila dipendenti: “Non è un caso se, proprio oggi, mi trovo alla Naples Shipping Week – continua il presidente del porto veneto- per illustrare alla comunità portuale nazionale le buone pratiche del nostro porto in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni e di eco-sostenibilità in genere delle attività portuali; questo perché Venezia rimane un punto di riferimento internazionale sul fronte del rispetto ambientale in termini di regole, procedure e tecnologie utilizzate”.
“Da cittadino prima e da amministratore pubblico poi, non voglio e non posso pensare di mettere in atto soluzioni che pregiudichino la vita del porto e che mettano a repentaglio l’occupazione presente e futura. Questo il vero ruolo che svolgiamo al servizio dei nostri concittadini. Fare porto a Venezia in maniera sostenibile, innovando, sviluppando e allo stesso tempo preservando e tutelando l’ambiente e la città è non solo possibile, ma la cifra del nostro lavoro quotidiano”.