TRIESTE – Zeno D’Agostino, dice di essere pronto a presentare le dimissioni se il Porto di Trieste venerdì 15 ottobre, dovesse rimanere chiuso. “perché sciopero e blocco sono due cose diverse” dice il presidente del porto di Trieste intervenuto poche ore fa in conferenza stampa: “il blocco impedirebbe anche a tutti di lavorare e questo sarebbe inaccettabile” spiega il presidente del porto di Trieste.
Molta incertezza su quello che potrá succedere domani, i lavoratori del porto stasera intervistati da Bruno Vesta, alla trasmissione televisiva “Porta a Porta” hanno dichiarato di essere pronti ad andare avantii nel blocco del porto fino a quando il governo non ritirerà il decreto del green pass. Il Coordinamento lavoratori portuali ha confermato questa posizione nonostante le aziende terminalistiche abbiano dichiarato di essere pronte a fornire i tamponi gratis ai lavoratori che non si sono vaccinati.
Sentimenti di impotenza ma anche di rabbia quelli dichiarati dal presidente D’Agostino, incredulo che i “portuali siano pronti di arrecare un danno al loro Porto e a tutto il Paese”-
Il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, presente in studio da Vespa ha dichiarato: “Nel porto di Trieste il 90% dei traffici è movimentazione internazionale, lo scalo è un punto di riferimento nella logistica internazionale, ed è evidente che la logistica internazionale ha bisogno di certezze. Il 10% del traffico rimanente è movimentazione italiana. Questo è uno degli elementi più importanti che devono essere analizzati dal mondo portuale. Siamo all’interno di una ripresa molto solida e importante, dobbiamo sostenerla tutti con atteggiamenti di dialogo che superino lo steccato. Il muro contro muro diventa un problemae crea danniall’economia italiana”.