CIVITAVECCHIA – Stamani, erano passate da poco le 6,00, quando gli uomini della Guardia Costiera del porto di Civitavecchia sono intervenuti per sequestrare 4 gru mobili in dotazione alla Gestione Terminal Civitavecchia (GTC) la società di gruisti e manutentori dell’ex Autorità Portuale, nata dopo la riforma portuale. L’allarme del sequestro è stato dato immediatamente dai lavoratori che erano di turno.
Gli uomini della Guardia Costiera intervenuti con “un intervento garbato”, come riportato dagli stessi lavoratori, avrebbero spiegato che il fermo era dovuto ad un sequestro giudiziario, comprensivo di altri mezzi operativi. I motivi: sono attribuibili “all’occupazione di suolo demaniale”, a causa del contenzioso avviato dalla Roma Terminal Container (RTC), la società che da anni ha in gestione il Terminal container, la cui concessione scaduta nel dicembre scorso .e che quindi opera senza autorizzazione dal 2018.
Il contenzioso
La RTC contesta il fatto che i contenitori di frutta sbarcati dalle navi e diretti al Civitavecchia Forest Fruit Terminal (CFFT) vengono movimentati con l’utilizzo delle gru mobili, oggetto del sequestro di stamani, fornite appunto dalla GTC al Terminal della Frutta anziché con mezzi propri. L’accordo tra CFFT e GTC era nato al fine di dare lavoro alla società dei gruisti e manutentori di GTC che da tempo versava in condizioni finanziarie difficili.
Il colpo di scena di stamani ha bloccato le operazioni di discarica della nave di caolino che erano in programmazione per la giornata di oggi e domani renderà impossibili le operazioni di sbarco dalla nave di frutta in arrivo per il Terminal Civitavecchia Forest Fruit, e che sarà costretta a cambiare destinazione.
GTC rivolgendosi immediatamente alla magistratura ha fatto richiesta di dissequestro, tuttavia non è possibile conoscere la tempistica per la ripresa delle attività.