Savelli, Porto Livorno 2000: Su Sponda Ovest sarà ricorso al Consiglio di Stato – «Vincere la guerra»

Matteo Savelli

LIVORNO – Non si fermano le battaglie dei ricorsi sulle banchine del porto di Livorno. Nell’occhio del ciclone ancora l’area relativa alla sponda Ovest della Darsena Toscana, in seguito alle dichiarazione rese da Matteo Savelli, amministratore delegato e presidente della società Porto di Livorno 2000. Il manager dalle colonne de  “Il Tirreno” fa sapere che la sentenza di primo grado emessa dal Tar Toscana, non fermerà il ricorso al Consiglio di Stato da parte della società, composta da Sinergest Olbia Spa e Moby (le due società del gruppo Onorato) LTM e Marinvest (MSC) aggiudicataria (nel 2018) della Porto di Livorno 2000. La società Porto di Livorno 2000 che nel porto toscano gestisce il traffico crocieristico, dei traghetti e i servizi di accoglienza ai passeggeri, per un totale di 3 milioni di persone. Aggiudicazione che è avvenuta a fronte di gara e con la presentazione di un piano di investimenti per la realizzazione di infrastrutture per un totale di 90 milioni di euro.

Punto focale della sentenza emessa dal Tribunale amministrativo regionale, intervenuto a dirimere il complesso contezioso nato sulle banchine del porto di Livorno, è che non vi è nessun principio di esclusività nella gestione del traffico passeggeri, da parte della società Porto di Livorno 2000, nella totalità del porto di Livorno. Sentenza che ha dato pertanto piena ragione all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e riconoscendone la legittimità dei provvedimenti nell’autorizzare la società SDT-Sintermar Darsena Toscana Srl a svolgere servizio al traffico ro-ro-pax, nella banchina e nelle aree retrostanti agli accosti 14 E/F/G situati nella Sponda Ovest della Darsena Toscana.

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«Ma è solo una battaglia, a me interessa vincere la guerra. Come si diceva un po’ di tempo fa: l’arrivo è al Vigorelli. Dunque, ovviamente faremo ricorso al Consiglio di Stato e certo ci attiveremo in tutte le sedi possibili per tutelare gli interessi della società. Sono sicuro di quel che dico perché non è una mia idea: il futuro di questa storia sta nero su bianco nel bando e nel disciplinare. È già scritto lì, basta solo leggerlo» – Questo il messaggio di Savelli, nell’intervista a “Il Tirreno” e con cui commenta gli esiti della sentenza in questione. Da parte della società infatti rimane salda la tesi di essere l’unico terminal operator autorizzato all’imbarco e sbarco di passeggeri nel porto di Livorno. «L’orientamento del Tar ha il proprio fondamento nel parere del ministero. E sappiamo tutti come è stato ottenuto…» dice Savelli – «Fa parte dei capi d’imputazione nel processo relativo all’inchiesta penale proprio su questi aspetti. Ci sono le intercettazioni, non aggiungo altro». Conclude il manager «Il traffico passeggeri si fa in specifiche aree previste dal Prg portuale: nella loro non è previsto e nella nostra sì. È un servizio che va assegnato mediante gara: questa gara i nostri concorrenti per avere la loro stazione marittima non l’hanno fatta, noi sì e l’abbiamo vinta».

Lucia Nappi

 

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