Rilancio Porto Canale di Cagliari, luci ed ombre – Il 31 agosto scadono i termini della call

Porto Canale

SPECIALE PORTO CANALE DI CAGLIARI PARTE 1 – Lunedì scadono i termini della call internazionale per il Porto Canale di Cagliari per l’affidamento del Terminal Container, ex CICT. I termini tuttavia potrebbero anche nuovamente slittare – Ad oggi, l’unica richiesta certa è quella del terminalista locale Grendi per la  concessione di una porzione dell’area e della banchina.

Lucia Nappi

LIVORNO – Il 31 agosto, tra quattro giorni, scade il termine per la presentazione delle domande alla call internazionale ex art. 18 per il Porto Canale di Cagliari che vedrà l’affidamento del Terminal container di transhipment ex CICT (Cagliari International Container Terminal) concessione di cui è stato titolare per 22 anni, dal 1997 fino a settembre 2019, il Gruppo Contship Italia.

La gara riveste un ruolo fondamentale per il rilancio del Porto Canale attraverso il quale passa la ripresa del traffico container della Sardegna.
I termini della gara hanno subito diverse proroghe a causa di motivi burocratici e normativi in una prima fase e, successivamente per gli effetti Covid, fino all’ultima scadenza fissata appunto per lunedì prossimo.
In merito ai soggetti interessati, nei mesi sono circolate delle indiscrezioni, alcune puntualmente smentite, altre che vedrebbero interessata una società cinese. Qualora ci dovesse essere un reale interesse, la prossima settimana l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna ne darà informazione, l’alternativa potrebbe essere che l’ente portuale stabilisca una ulteriore proroga della gara.

Gruppo Grendi, richiesta la concessione di una porzione del Terminal.
A fronte di tutto ciò in questi mesi i traffici nel Porto Canale di Cagliari non si sono fermati, anzi non sono neppure calati nonostante l’epidemia Covid. Il Terminal del Gruppo Grendi che opera nel Porto Canale, sulla banchina adiacente al terminal di transhipment ex CICT infatti da quasi un anno svolge, in regime di “provvisorietà” il servizio di feeder, sia in import che in export, per container di compagnie terze che trasportano di merci, di materie prime provenienti o destinate ad aziende sarde. Tanto che il Gruppo Grendi, ad oggi è l’unico terminalista ad avere presentato all’AdSP domanda di concessione per una porzione di quello che era l’ex Terminal di transhipment CICT.
Cosa chiede Grendi? In tutto 350 metri di banchina e 70 mila mq di aree retrostanti, sulle quali il terminalista vorrebbe gestire i traffici di MSC e di Hapag Lloyd, con 2 gru e 5 transtainer di cui la banchina dispone.

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Scadono gli ammortizzatori sociali
La fine di agosto vede anche la scadenza degli ammortizzatori sociali per gli ex dipendenti del Terminal CICT, i lavoratori per i quali il 9 agosto scorso  Uiltrasporti chiedeva l’attivazione del procedimento di proroga della cassa integrazione da parte di Contship e dei commissari liquidatori.

Riedizione dell’Autorizzazione paesaggistica
Sul fronte delle questioni risolte positivamente, il mese scorso, il porto di Cagliari ha raggiunto un importante risultato su una questione che, per venti anni, ha generato incertezze ed enormi ritardi sullo sviluppo dell’area portuale. Il Consiglio dei Ministri a fine luglio ha infatti approvato la riedizione dell’autorizzazione paesaggistica del Porto Canale che permetterà la riconversione del porto storico, congelata, nel 2000, dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha ordinato l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica. Il provvedimento darà il via agli interventi infrastrutturali finalizzati al pieno funzionamento dell’intero compendio portuale. Troverà, pertanto, nuova destinazione nell’avamporto Est il distretto della cantieristica navale e, sul versante opposto il traffico di navi Ro-Ro liberando così il molo Sabaudo dal traffico commerciale.

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