Ravenna, primo scalo della compagnia Kalypso – Inaugurato il servizio diretto con il Bangladesh

Kalypso Songa

RAVENNA – Con l’arrivo della nave Songa Cheetah della compagnia Kalypso, Gruppo Rif Line, al porto di Ravenna, Terminal Container Ravenna (TCR) società partecipata da Sapir e Contship – è stato inaugurato il nuovo collegamento diretto  Chattoghram (Bangladesh) – Ravenna rendendo, di fatto, l’Oriente più vicino all’Italia.

La nuova rotta senza scali intermedi avrà una positiva ricaduta sul porto e offrirà alle aziende un’opportunità in più per sviluppare e potenziare commerci con l’Est asiatico. Il vantaggio del servizio diretto è enorme. Il transit time è ridotto perché non sono previsti trasbordi o tappe intermedie così, in 18/20 giorni, la merce dal Bangladesh arriva in Italia impiegando circa la metà del tempo necessario ad una compagnia tradizionale.

Un vero plus per le aziende che operano con il Bangladesh come ad esempio le industrie del tessile e dell’abbigliamento che da oggi hanno una nuova grande opportunità per sviluppare commerci in nuovi mercati, di potenziare gli scambi, di ottimizzare la logistica dei trasporti.

A ricevere l’equipaggio della Songa Cheetah erano presenti: i rappresentanti delle istituzioni con il direttore della Dogana Giovanni Mario Ferente, il segretario della Autorità di Sistema portuale di Ravenna Paolo Ferrandino, il comandante della Guardia di Finanza di Ravenna colonnello Mercatili, il capo della Sezione Tecnica della Capitaneria di Porto capitano di fregata Mario Pennisi; inoltre, l’Agenzia marittima Archibugi con Alessandro Archibugi, Alessandra Riparbelli doganalista di Casa di Spedizioni Riparbelli e il commerciale di Contship Italia, Peter Robino. Per il gruppo Rif Line: il Ceo Francesco Isola, il presidente Giorgio Voria e il fleet manager Luca Scagliarini). In rappresentanza del Terminal T.C.R.il presidente Giannantonio Mingozzi, il direttore Milena Fico e il responsabile commerciale Alessandro Battolini. Durante l’incontro il managment di TCR ha consegnato, a titolo di benvenuto, il crest aziendale al comandante della nave Maciej Grabowski.

Un importante momento da celebrare perché la nuova rotta avrà una significativa ricaduta sul porto di Ravenna sia in termini di rilievo, sia di traffico dato che si tratta dell’unica linea diretta in Italia per il Bangladesh. Il porto di Ravenna rappresenta il primo punto di approdo delle merci per l’Emilia Romagna e uno snodo primario in Italia per gli scambi commerciali con i mercati del Mediterraneo Orientale. “Abbiamo scelto Ravenna perché il suo porto sull’Adriatico è in una posizione baricentrica per le aziende del nord Italia. Inoltre, ha un efficiente sistema di retroporto e un buon collegamento ferroviario che consente di poter mandare la merce all’estero, in Germania per esempio, da dove arrivano molte richieste in questo momento”, mette in evidenza Francesco Isola, Ceo di Rif Line.

Per le alte competenze, la gestione dei container è stata affidata a T.C.R. capace di offrire sul piano logistico soluzioni innovative e altamente performanti all’interno dell’area terminal. Tra queste, la possibilità di avere a disposizione un magazzino interno coperto per lo stoccaggio della merce per i riempimenti e gli svuotamenti dei container ma soprattutto, collegamenti ferroviari frequenti con le aree di Marzaglia (Mo), Segrate e Milano Melzo. Tramite quest’ultimo, T.C.R. offre un rilancio sulle più importanti aree europee come Svizzera, Germania, Austria e Benelux, diventando così il gateway strategico tra Asia ed Europa.

“Il collegamento Bangladesh-Ravenna rappresenta una sorta di piccola rivoluzione nelle dinamiche dello shipping dove giganteggiano navi di grandi dimensioni – spiega Giannantonio Mingozzi, presidente del Terminal Container Ravenna – qui la scelta è diversa: in un periodo difficile come quello pandemico dove mancano container vuoti e spazi sulle navi, è nata l’idea di questo servizio, il solo in Italia senza scali intermedi che impiega navi di piccole dimensioni e quindi più agili e veloci”.

La nave ha una capacità media di 1200 TEU e una lunghezza di 148 metri e il vantaggio del servizio diretto è enorme. Il transit time è ridotto perché non sono previsti trasbordi o tappe intermedie così, in 18/20 giorni, la merce dal Bangladesh arriva in Italia impiegando circa la metà del tempo necessario ad una compagnia tradizionale. Un vero plus per le aziende che operano con il Bangladesh come ad esempio le industrie del tessile e dell’abbigliamento che da oggi hanno una nuova grande opportunità per sviluppare commerci in nuovi mercati, di potenziare gli scambi, di ottimizzare la logistica dei trasporti.

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