Palermo, Monti: «Commissariamento opere, il finanziamento già lo abbiamo»

Porto Palermo

Porto di Palermo –  interviene Pasqualino Monti presidente. dell’AdSP «Per la realizzazione delle opere, il Commissariamento darebbe un valore aggiunto in termini temporali» e darebbe una risposta «assolutamente necessaria a una mole di lavoro che sta piovendo nei nostri scali».

Lucia Nappi

LIVORNO – I lavori di completamento per la messa in sicurezza nel porto di Palermo del bacino di carenaggio da 150.000 tonnellate e, l’intervento per i lavori di sistemazione e riqualificazione dell’interfaccia porto città, sono le opere  che il porto di Palermo attende da tempo, interventi già finanziati, la cui realizzazione in tempi veloci consentirebbe di dare risposte – sia nell’ambito delle costruzioni navali che all’incremento delle linee ro-ro e dei traffici di mezzi pesanti – risposte  «assolutamente necessarie ad una mole di lavoro che sta piovendo nei nostri scali »- Sono queste le parole di  Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, dei quattro porti (Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle) intervenuto, nelle ore scorse, in audizione alla Camera – Commissioni riunite Ambiente e Trasporti, nell’ambito dell’esame del nuovo testo dello schema di dpcm recante l’individuazione degli interventi infrastrutturali (ai sensi dell’art. 4, comma 1, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32 dei soggetti designati Commissari straordinari ai sensi dell’art. 2).

Commissariamento opere
«Per la realizzazione delle opere il Commissariamento darebbe un valore aggiunto in termini temporali» – spiega Monti – «Abbiamo intenzione di fare un unico appalto per divenire in maniera molto rapida alla realizzazione dell’opera e al collaudo». «Il finanziamento è già in pancia alla nostra Autorità, pertanto siamo già nelle condizioni immediatamente di poter operare immediatamente, a differenza di chi aspettala definizione del Recovery Fund. Le norme ci consentono già di poterlo fare, ma operare con un procedimento molto rapido e snello previsto dal DPCM, consentirebbe a alla struttura commissariale di limitare i tempi».

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Il bacino di carenaggio da 150.000 tonn.
Il bacino da 150 mila tonn. è un’opera che Fincantieri aspetta da circa 40 anni. Negli ultimi 3 anni siamo riusciti a mettere in condizione il bacino di andare avanti con la finitura delle lavorazioni. Il finanziameno ottenuto sull’opera, circa 81 milioni di euro, fa riferimento al decreto ministeriale 353 del 13/08/2020 dal Fondo Infrastrutture ci consentirà di concludere le operazioni  di finitura del bacino” . Lo stabilimento di Fincantieri di Palermo pertanto con questa opera potrà lavorare, non solo all’allungamento delle navi e alla loro manutenzione come avviene ad oggi, ma anche alla costruzione di nuove unità navali. Nell’accordo che lega il gruppo cantieristico al porto di Palermo, con un contratto sottoscritto fino al 2057, significa che dal 2024 Fincantieri potrà iniziare la costruzione di nuove navi.
Gli interventi di messa in sicurezza del bacino fanno riferimento non solo agli 81 milioni ma anche a 39 milioni del Fondo Sviluppo e Coesione Infrastrutture 2014-2020 (ai sensi della legge 23/12/2014 n. 190 con delibera Cipe n. 47 del 2019).
«I lavori che fanno riferimento ai 39 milioni sono per la parte a mare del bacino per interventi che renderanno possibile il varo di imbarcazioni di grande dimensione»

Lavori di interfaccia porto-città
Per i lavori di sistemazione e riqualificazione dell’interfaccia porto-città spiega il presidente dell’ente portuale i traffici ro-ro di Palermo sono cresciuti del 22% incrementando la presenza di mezzi pesanti e semirimorchi –  come già anticipato da Corriere marittimo «nel mese di gennaio di quest’anno abbiamo registrato circa il 70% di traffico ro-ro in più rispetto al 2019». Un incremento che sta proseguendo in maniera decisa anche per il 2021 e prevede il raddoppio delle linee con il nord Italia e con il nord Africa. Pertanto l’interfaccia porto città consentirà di creare delle aree di accumolo per i mezzi in imbarco e sbarco, decongestionando tutta la città dal traffico pesante.

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Termini Imerese
Il porto di Termini Imerese sarà un ulteriore elemento di alleggerimento del traffico di mezzi pesanti dalla città di Palermo, perchè qui si sposterà una parte di questo traffico. «Per Termini Imerese» – conclude Monti – «abbiamo in corso le opere di costruzione del porto perchè questo non esisteva, abbiamo già investito quasi 100 milioni, siamo al dragaggio, abbiamo già realizzato il molo di sopraflutto e siamo alla finitura del molo di sottoflutto»- «L’intervento di l’interfaccia porto-città per 35 milioni euro già finanziati con la possibilità di limitare l’accesso sulle corsie cittadine ed entrare direttamente in  porto e farepiattaforma di accumolo all’interno del porto stesso».

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