SALERNO – Il porto di Salerno e le attività in esso svolte producono emissioni «ampiamente al di sotto dei limiti normativi» e il loro impatto è in «misura minima sulla qualità dell’aria della città». Lo ha rivelato la campagna di monitoraggio ambientale, iniziata nel 2019 e attiva fino al 2024, sulla qualità dell’aria e il livello del rumore del porto campano. Le attività di monitoraggio sono eseguite dal C.U.G.R.I. (Consorzio inter-Universitario per la previsione e la prevenzione dei Grandi Rischi) di concerto con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale e da ARPAC, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania, che ha validato i dati del monitoraggio.
I risultati del monitoraggio sono stati presentati in conferenza stampa, presso la Stazione Marittima, dai tre promotori del progetto di monitoraggio. “Prospettive e sostenibilità ambientale del porto di Salerno” è il tema affrontato durante l’incontro che ha illustrato in dettaglio i risultati della campagna di monitoraggio. E’ intervenuto il curatore della ricerca: Vincenzo Belgiorno, professore ordinario di Ingegneria Sanitaria Ambientale dell’Università degli Studi di Salerno, insieme al direttore generale di ARPAC, Stefano Sorvino e al segretario generale dell’AdSP, Giuseppe Grimaldi. Alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni: il comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, Attilio Maria Daconto, il presidente dell’AdSP del Tirreno Centrale, Andrea Annunziata e il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli.
«I risultati della campagna di monitoraggio» – ha commentato il segretrio generale dell’AdSP, Grimaldi – «mostrano una situazione più che soddisfacente, una generale buona qualità ambientale che non ha effetti negativi sulla città e sul porto. Sono dati assolutamente tranquillizzanti ma non significa che bisogna adagiarsi sugli allori, perché la prevenzione e il monitoraggio vanno costantemente migliorati. Questa stessa campagna è in corso anche sull’area portuale di Napoli, che essendo però un porto più esteso avrà criticità differenti ma in ogni caso non così gravi come in genere vengono presentate».
I risultati del monitoraggio
Risultati più che buoni, quindi, con valori ampiamente al di sotto dei limiti normativi. Nel monitoraggio – che avviene in continuo, più volte al minuto – l’andamento dei valori medi è rimasto invariato. In sintesi, l’attività del porto di Salerno non impatta sulla buona qualità dell’aria della città. Lo Scalo commerciale si trova anche in un golfo ampiamente ventilato: le direzioni preferenziali del vento risultano ortogonali alla linea di costa, favorendo la dispersione di quelle poche emissioni, comunque sotto controllo, derivanti dalle attività portuali, senza quindi produrre un impatto significativo per l’area urbana.
Gli elementi monitorati:
Sono stati monitorati i parametri di 9 elementi:
Polveri sottili, ossidi di azoto, ozono, anidride solforosa, monossido di carbonio, composti organici volatili, idrocarburi policiclici aromatici, metalli (nichel, cadmio e arsenico) e condizioni meteoclimatiche.
Aree di monitoraggio
I fattori rilevati in 6 punti di monitoraggio: 3 all’interno del porto (Varco Ponente, Varco Trapezio e Molo 3 Gennaio) e 3 nelle aree urbane (Piazzale San Leo, via Benedetto Croce e Piazza Umberto I). Sono state utilizzate 3 stazioni fisse per il monitoraggio delle emissioni più una mobile di tipo «seedAIR» per il monitoraggio della qualità dell’aria. Sia le stazioni fisse che il laboratorio mobile, essendo stati appositamente progettati per la ricerca scientifica avanzata e il monitoraggio della qualità dell’aria, sono dotati di strumentazioni di elevato livello scientifico e pronti per un’eventuale pubblicazione scientifica.
Il sistema di alert coordinato
E’ stato, inoltre, predisposto un sistema di alert coordinato da AdSP, CUGRi, Comune, Capitaneria e ARPAC. Quale strumento per segnalare lo sforamento di un parametro ambientale da una delle stazioni di rilevamento: nel momento in cui vengono superati i limiti normativi, un sistema di chatting (sms, whatsapp, per esempio) segnala l’evento rendendo possibile, con una procedura specifica, analizzare velocemente la causa dell’alterazione.
Tutte le informazioni relative ai risultati dell’analisi di monitoraggio possono essere consultate nel sito dedicato: MAPSA (Monitoraggio dei comparti Atmosfera e Rumore dei lavori di dragaggio dei fondali del Porto commerciale e del canale di ingresso e di allargamento dell’imboccatura portuale).
«I dati mostrano un Porto decisamente poco inquinante – ha detto il comandante della Capitaneria di Porto, Daconto – sia per sé stesso che per la città. Questa campagna può farci dormire sonni tranquilli perché mostra come lo sviluppo del Porto stia andando nella giusta direzione».
«Il porto di Salerno» – ha commentato il presidente dell’AdSP, Annunziata – «è uno scalo in salute e questi ottimi risultati che riguardano l’ambiente e l’aria che respiriamo mostrano anche che è un porto che non inquina. È in costante crescita e, grazie ai finanziamenti del PNRR, potrà ulteriormente svilupparsi. Il Molo Manfredi, polo di sbarco delle crociere, verrà ampliato, i dragaggi sono in corso di ultimazione ed è in corso la ristrutturazione delle banchine a Levante e Ponente, solo per citarne alcuni» – «Grande attenzione a tutto il traffico commerciale e crocieristico. Ma altresì grande attenzione alla nautica da diporto, alla pesca e agli sport che si fanno a mare».
