DL Infrastrutture, mancata proroga misure di agevolazione sul lavoro portuale – Sindacati Livorno – «Se non riceviamo un riscontro, apriamo una fase di conflitto per fare cambiare idea al governo. Questa è la priorità per il porto di Livorno, non sono le questioni che in questi giorni hanno animato alcuni porti italiani, da cui ci siamo abbondamente allontanati».
Lucia Nappi
LIVORNO – Stamani il porto di Livorno si è fermato per due ore, durante le quali si è tenuta l’assemblea dei lavoratori del porto al varco Galvani, convocata dalle segreterie provinciali Filt-Cgil, Fit-Cisl. Uiltrasporti. All’attenzione la mancata approvazione degli emendamenti al DL Infrastrutture sul potenziamento e prolungamento delle misure di agevolazione previste dall’art.199 del DL Rilancio 2020, la cui mancata proroga rischia di danneggiare un comparto già messo a dura prova dalle criticità della crisi pandemica.
«Un’assemblea per socializzare con i portuali livornesi la situazione che si sta consumando a livello governativo. La mancata proroga del 199 che durante la pandemia ha consentito alle imprese di pagare i salari» – Così interviene Giuseppe Gucciardo, segretario generale Filt-Cgil provincia di Livorno, sentito da Corriere marittimo – «Nei turni venivano riconosciuti 90 euro a portuale, non finanziato dalla fiscalità generale, ma dalle risorse dell’Autorità di Sistema portuale, era un provvedimento straordinario che ha consentito di tenere in equilibrio il tessuto delle imprese del porto. Per il 2022 al momento non è stato prorogato. Ma la crisi della pandemia non viene meno al 31 dicembre, abbiamo problemi seri».
Quale il traffico più in difficoltà
«I rotabili e il sotto segmento delle auto che è ai minimi storici, con problemi di tenuta occupazionale».
Se il governo rimanesse fermo nella posizione?
«Se non abbiamo un riscontro, si apre una fase di conflitto per fare cambiare idea al governo. Questa è la priorità per il porto di Livorno, non sono le questioni che in questi giorni hanno animato alcuni porti italiani e da cui ci siamo abbondamente allontanati».
C’è stato qualche segnale in queste ore?
«Per ora non c’è stato alcun segnale rispetto alla posizione di venerdì, rimaniamo in attesa da Roma di capire se c’è un cambio di orientamento, ma se entro stasera non ci fosse, alziamo il livello di conflittualita. Noi per il nostro territorio tiriamo a dritto, si gioca la partita del futuro»
L’Autorità portuale confida che il ministero dell’Economiae delle Finanze possa reintrodurre le misure.
«Se i dubbi in questo momento sono del MIMS, non fa ben sperare neppure per quanto riguarda il ministero dell’Economia»
La compagine istituzioni, imprese e lavoratori si presenta compatta sul tema.
«Il tema ha riunito la comunità portuale e cittadina, perchè il porto è l’unica industria della città. Non abbiamo altre possibilità di sviluppo di attività e occupazione se non il porto e attività ancillari rispetto a questo
«Dei lavoratori dei due terminal, Lorenzini e TDT, erano rappresentate da una ampia delegazione dei lavoratori. I terminalisti non hanno ricevuto lo stesso tipo di sussidio, ma hanno avuto riscontri sul regime concessorio, anche loro hanno attinto agli ammortizzatori sociali».