LIVORNO – La chiusura del governo a valutare gli emendamenti al DL Infrastrutture sul potenziamento e il prolungamento delle misure di agevolazione che permetterebbero di prorogare gli aiuti alle imprese portuali in questo perdurare dell’emergenza covid, ha innescato un forte clima di preoccupazione e malcontento nei porti nazionali.
A Livorno le segreterie provinciali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno convocato per stamani 25 ottobre l’assemblea dei lavoratori del porto che si è tenuta – dalle ore 7,00 alle 9,00 – al varco Galvani, con un fermo delle attività.
«Un fermo di due ore, stamani, del porto di Livorno in funzione del fatto che c’è preoccupazione» – spiega Jari De Filicada presidente della cooperativa Uniport (art.16) – sentito da Corriere marittimo – «perchè la posizione del governo su questi temi è peggiorata. Qualora proseguisse questa posizione da parte del governo, l’agitazione diventerà molto più articolata. Stamani i sindacati hanno detto che potrebbe confluire in una fase di sciopero reale» Tiene a precisare De Filicada che le questioni sono solo ed esclusivamente quelle del lavoro «senza sovrapposizione conaltri temi, non c’è niente di sovrapponibile con la posizione dei Green pass tenuta da altre parti. Queste sono questioni attinenti al lavoro e non sono questioni nè ideologiche, né legate ad altri temi».