MILANO – Sono circa 100 le modifiche introdotte e approvate alla Camera al Decreto Legge Fiscale n. 124/2019 collegato alla Legge di Bilancio 2020. Nel passaggio in Commissione Finanze, per la sua conversione in legge, il DL ha subito quindi profonde modifiche, rispetto al testo approvato dal Governo, sollevando in queste ultime ore forti preoccupazioni e dissensi da parte di molte categorie economiche. La conversione in legge avverrà entro 60 giorni, il DL 124 pertanto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 26 ottobre 2019 ed entrato in vigore il giorno successivo, avrà come termine per la conversione il 25 dicembre, sebbene il governo potrebbe porre la questione di fiducia.
NOVITA’ PER IL SETTORE MARITTIMO E PORTUALE
Si tratta del “contributo unificato sui container sbarcati e imbarcati nei porti dello Stato, anche se non contenenti merci” è la modifica al DL che nelle ultime sta sollevando le perplessità della maggior parte delle categorie economiche che operano nel comparto portuale e logistico.
Pertanto sentita la voce di Federlogistica-Conftrasporto e Assiterminal, adesso è la volta di FEDESPEDI (Associazione Nazionale delle Imprese di Spedizioni Internazionali) che in merito alla nuova tassazione, manifesta “grande preoccupazione per i possibili ulteriori costi sull’import-export italiano, grave danno per la competitività del nostro sistema logistico-portuale”.
“Tale provvedimento, per quanto è dato comprendere presenta non pochi interrogativi e genera grande preoccupazione” – scrive in una nota Fedespedi – “Le merci già sostengono il costo per i controlli e la necessaria sorveglianza a tutela della salute e del commercio legittimo.
I nostri principali scali portuali stanno già fronteggiando gravi emergenze infrastrutturali che ne mettono a dura prova l’efficienza, causando congestionamento e perdita di competitività. Tale emendamento rischia di indebolirne ulteriormente l’attrattività, con un effetto distorsivo dei flussi di merce, che troverebbero scali più economici nel resto d’Europa e in Nord Africa.
“Fedespedi” – si conclude nella nota –“conferma la fiducia nel ruolo dell’Agenzia delle Dogane e nel contributo che sta dando con progetti concreti alla semplificazione dei processi e degli adempimenti a carico degli operatori della logistica. Non crediamo, tuttavia, che in alcun modo questo emendamento possa aiutare tale sforzo”.