I terminal container del porto di Houston offline da 3 giorni – Nuovo attacco informatico?

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HOUDSON – Le operazioni nei due terminal container del porto di Houston, Barbours Cut e Bayport, rimangono sospese per il terzo giorno consecutivo a causa di quello che l’Autorità portuale ha descritto come un “guasto dell’hardware” e, che ha impedito ai terminal di operare dal 27 luglio.

Sui profili social del Porto di Houston, ieri sera alle 17,45 ora locale, l’Authority scriveva: i terminal container di Barbours Cut e Bayport rimarranno chiusi alle ore O7 del 29 luglio a causa di un guasto al sistema informatico.

L’Autoritá portuale, giá dalle prime ore, ha tenuto a  specificare, in una lettera ai clienti e alle parti interessate, che non si tratta di un attacco informatico. 

Ma, mentre i terminal container dei principali porti del Sudafrica sono sotto attacco informatico da una settimana, come annunciato da Corriere marittimo, ci chiediamo se, anche questo, possa essere un altro caso di cyber attack. E se la Port Authority di Houston possa essere anch’essa caduta nella rete dei pirati informatici.

Questo farebbe, ancora una volta, dei terminal container, cuore logistico dell’economia globale, prede facilmente vulnerabili della pirateria informatica.

Comunque secondo quanto riferito dall’Autoritá portuale, il problema si è manifestato il 27 luglio, prima del normale orario di apertura dei cancelli per i camion che servono i terminal container di Barbours Cut e Bayport. L’apertura è stata inizialmente ritardata, poi ripristinata  entro le 10:00, il sistema però si è nuovamente guastato entro mezzogiorno, portando entrambi i terminali offline.

“Abbiamo riscontrato un grave guasto dei dispositivi di archiviazione che supportano tutte le applicazioni utilizzate per operare”, ha scritto ai clienti Roger Guenther, il direttore esecutivo del porto, dei terminal container. “Purtroppo, i dispositivi di archiviazione  si sono guastati alle 12:00 e da allora i terminali non sono stati in grado di elaborare alcuna transazione”.

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Le navi che erano già nei terminal sono state in grado di continuare a lavorare, ma non è stato possibile per i terminal iniziare a elaborare nuove navi. Sospese anche le operazioni ai varchi camion per entrambi i terminal container. I dati AIS attualmente mostrano più di una dozzina di navi mercantili in attesa all’ancora all’ingresso dello Houston Ship Channel, anche se non è chiaro quante siano in ritardo a causa dell’interruzione dei sistemi attuali nei terminal.

“Francamente, le prospettive per la riapertura oggi non sono buone”, aveva dichiarato ieri mattina, 28 luglio, Guenther  ai clienti. I”l porto dopo la ripresa delle operazioni, se necessario, opererà anche nei fine settimana per recuperare eventuali arretrati che si stanno sviluppando in questi giorni.”

Insieme, i due terminal gestiscono fino a due terzi di tutto il volume di container movimentato nei porti della costa del Golfo . 

L’interruzione arriva mentre il porto di Houston, come altri scali degli Stati Uniti,  sta riportando volumi record grazie al forte incremento  dell’attività di container.

A giugno sono stati movimentati oltre 292.000 TEU cifra record che vede dall’nizio dell’anno un aumento del 39% rispetto al 2020, mentre il tonnellaggio totale nel porto è aumentato del 7% a giugno e del 2% nel 2021.

 

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