Il porto di Goia Tauro avrà al proprio interno una struttura polifunzionale di controllo frontaliera PCF – Punto PED/PDI, sono infatti iniziati i lavori per la sua realizzazione, lo fa sapere l’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, specificando che il servizio incrementerà in modo strutturale l’efficienza dello scalo e risponde a necessità di sicurezza pubblica.
La nuova struttura è in attuazione delle normative europee (Regolamento UE 2017/625, relativo ai controlli sugli alimenti e sui mangimi) oltre che delle norme nazionali sulla salute e sul benessere degli animali nonché dei regolamenti sulle ispezioni dei prodotti fitosanitari.
I lavori sono stati aggiudicati dalla ditta F.M.B. Tubes srl (capo gruppo di un consorzio) per un valore complessivo di 1,5 milioni di euro, l’opera dovrà essere completata entro 180 giorni lavorativi.
In base a quanto disposto dalla normativa vigente in materia, l’attività di controllo sanitario sugli animali e sulle merci alimentari, in ingresso nel territorio dell’Unione Europea, viene affidata al servizio sanitario nell’ambito delle strutture periferiche del Ministero della Salute.
Considerata la centralità dello scalo nel circuito dei traffici internazionali e la natura delle merci in transito nel porto di Gioia Tauro, il presidio della salute pubblica sulle merci destinate all’alimentazione e di origine animale competono al servizio veterinario presente nell’infrastruttura portuale calabrese.
Al fine, quindi, di dotare lo scalo di un’attività essenziale e per favorire l’organizzazione delle relative ispezioni di laboratorio, l’Autorità di Sistema ha puntato alla realizzazione di appositi locali in ambito portuale, all’interno dei quali saranno analizzate le merci per prevenire eventuali contaminazioni o l’immissione al consumo di prodotti non igienicamente a norma.
