Genova, code all’ingresso dei Terminal – Assagenti chiede un incontro all’Authority

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GENOVA – Congestione in entrata per ii terminal del Porto Vecchio di Genova, il presidente di Assagenti, l’associazione degli agenti e raccomandatari marittimi di Genova, Paolo Pessina, in una nota commenta per la stampa  «l’ennesima protesta giunta questa volta da importante associato, pubblicata peraltro da un quotidiano cittadino questa mattina, il numero uno di Assagenti, che da alcune settimane tiene sotto attenzione la situazione del traffico camionistico che sempre più di frequente interessa il porto di Sampierdarena e si ripercuote sulla viabilità cittadina, si esprime senza mezzi termini:

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“Raggiungere Genova a causa delle incredibili condizione della rete autostradale che ci circonda è già un’impresa difficilissima, se una volta arrivata in porto la merce impiega altre ore ad entrare nei terminal la situazione diventa insostenibile” sbotta che prosegue “A seguito delle segnalazioni dei nostri associati abbiamo scritto venerdì scorso una lettera al presidente Signorini esprimendo tutta la nostra preoccupazione per quanto sta accadendo, al momento non abbiamo ricevuto alcuna risposta”.

Il presidente di Assagenti da tempo sottolinea l’importanza delle tempistiche di ingresso e uscita dal porto delle merci per la sua competitività, infatti era già intervenuto in modo determinato sul tema dell’intasamento del nodo di San Benigno e la situazione del porto vecchio a fine luglio, quando era stata comunicata la chiusura per quasi un mese della ferrovia che interessa questa parte del porto di Genova, un periodo critico che, fortunatamente, è stato superato.

Adesso i problemi si stanno ripresentando e questa volta il collo di bottiglia è rappresentato dall’ingresso nei terminal, in una situazione di forti volumi, scarsità di automezzi e carenza di autisti come quella attuale, quanto sta succedendo non può essere tollerato e vanno prese rapidamente delle misure per garantire al mondo dei trasporti ed a tutta la filiera logistica tempi certi del ciclo terminal, il rischio è quello che i costi possano gravitare o, peggio ancora, che la merce scelga altre destinazioni.
“Noi, come sempre, ci mettiamo la faccia – conclude il presidente degli agenti marittimi genovesi – e siamo pronti e disponibili al confronto con tutti i soggetti interessati e coinvolti nella filiera logistica, ma è indispensabile che chi ha competenze di autority svolga il suo ruolo di regia e coordinamento”.

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