COSCO Shipping Ports ha lanciato il Tianjin Container Terminal, primo terminal a “zero emissioni di carbonio” completamente autosufficiente dal punto di vista energetico grazie alla produzione al suo interno di energia eolica ed fotovoltaica.
HONG KONG – COSCO Shipping Ports Ltd, gigante del terminalismo portuale del gruppo China COSCO Shipping, ha lanciato il primo terminal container smart a zero emissioni di carbonio, si tratta del (TCT) uno dei quattro principali terminal container nel complesso portuale di Tianjin, il più grande porto della Cina settentrionale ed il principale accesso marittimo a Pechino.
Secondo quanto dichiarato dall’operatore, si tratta del primo terminal a “zero emissioni di carbonio” completamente autosufficiente dal punto di vista energetico grazie alla produzione al suo interno di energia pulita, eolica ed fotovoltaica, per alimentare le operazioni e le attività portuali.
La prima fase del progetto “Smart Green Energy System Terminal Sezione C” – ha visto l’istallazi9one di due turbine eoliche che genereranno 23,3 milioni di kWh di elettricità all’anno e ridurre le emissioni di carbonio di 20.600 tonnellate annue. Inoltre il progetto fotovoltaico da 1,4 MW, ancora in fase di realizzazione e che sarà connesso alla rete da metà gennaio 2022. COSCO ha inoltre dichiarato che per la realizzazione della seconda fase del progetto, utilizzerà sia l’energia eolica che quella solare.
Alcuni numeri:
Il porto di Tianjin con 18,5 milioni di teu movimentati nel 2020 (con un incremento del 5% dei volumi rispetto al 2019) è uno dei primi dieci porti container del mondo ed il maggiore scalo della Cina settentrionale. COSCO Shipping Ports, società quotata alla borsa di Hong Kong e gigante del terminalismo portuale mondiale, gestisce 370 banchine in 37 porti globali per una una capacità di movimentazione annua pari a 124 milioni di teu.
COSCO Shipping Ports ha acquisito nel novembre scorso la proprietà di TCT, in seguito all’accordo siglato con China Shipping Terminal Development Co. L’obiettivo dell’operatore è infatti quello di potenziare il terminal come hub internazionale per i traffici in uscita ed in entrata dalla Cina settentrionale, ottimizzando l’efficienza operativa delle linee che fanno scalo al terminal e promuovendo la sinergia della rete hub-and-spoke e di transhipment nella regione di Bohai Rim. Per questo la società ha già stipulato diversi accordi con spedizionieri industriali per l’utilizzo delle infrastrutture portuali.