Sottoscritto a Civitavecchia il protocollo d’intesa tra la società Terminalistica Belga CFFT, operativa su Civitavecchia per il traffico reefer della fruttaed il consorzio Autotrasportatori Civitavecchia (CAC) e la Innovative Logistics Projects Consulting. L’accordo mira al rilancio logistico e commerciale del porto civitavecchiese e dell’area retroportuale Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto anche “alla luce della prossima istituzione della Zona Logistica Semplificata“- ha sottolineato di Majo – “che ha tra i suoi obiettivi principali quello di portare avanti progetti di collaborazione a favore della interconnessione del porto di Civitavecchia con le principali realtà logistiche laziali. E l’Autorità di Sistema Portuale farà il possibile, per quanto sua competenza, per favorire i programmi previsti dal Protocollo siglato ”.
L’accordo siglato ai primi di aprile tra la società Terminalistica Belga CFFT, operativa su Civitavecchia per il traffico reefer della frutta ed il consorzio Autotrasportatori Civitavecchia (CAC) – raccoglie pertanto i suoi frutti vedendo l’adesione di un’altra impresa- “L’attuale ed inaspettata crisi in cui siamo piombati rischia di tagliare fuori Civitavecchia da ogni prospettiva commerciale attuale e futura. – Dichiaravano ai primi di aprile CFFT e CAC – – Proprio per far fronte a questa drammatica situazione abbiamo deciso di unire i nostri sforzi per cercare di cambiare quello che si prospetta come un tragico epilogo. Con la firma di questo protocollo, l’obiettivo è quello di consentire al “Sistema Logistico Civitavecchia”, di affacciarsi e proporsi sul mercato locale, nazionale ed internazionale, come un “Sistema” che offre servizi a 360°. Da oggi il Porto di Civitavecchia non sarà più soltanto un mero Porto di transito merci – aggiungendo quindi – ma diventa un porto dove finalmente sono presenti soluzioni a Km zero grazie alle quali è possibile decidere se sdoganare, fare deposito IVA, gestire merci in container, procedere al loro svuotamento e successivo immagazzinamento, o se procedere mediante il posizionamento degli stessi presso altri centri logistici”.