Assiterminal, Becce: “Transizione energetica, sia sostenibile anche economicamente”

Luca Becce

Assiterminal riunisce a Roma, il 18 aprile, il cluster marittimo portuale, la politica e le istituzioni per “lanciare proposte, provocazioni, stigmatizzare problematiche”.

ROMA – La centralità del settore marittimo e portuale,  le proposte del cluster a Istituzioni, politica e mondo associativo. È questa la rotta tracciata da Assiterminal annunciando l’iniziativa: “Portualità Italia a servizio del Paese – Assiterminal a confronto con il cluster marittimo nazionale”.

La densa giornata di dibattito con il cluster marittimo-portuale nazionale e i rappresentanti della politica, che l’Associazione ha programmato per il 18 aprile a Roma  presso palazzo Colonna sede Federazione del Mare, piazza S.S. Apostoli.

Un confronto, all day long,  ma che si preannuncia scandito da “ritmi veloci e tempi televisivi” lontano dai “toni autoreferenziali” – spiega il direttore di Assiterminal, Alessandro Ferrarialla regia della corposo evento.

Il presidente dell'”Associazione, Luca Becce, indica al cluster la via da seguire : “L’obiettivo è consentirVi, pur nella sintesi dei tempi a disposizione, di lanciare proposte o provocazioni, stigmatizzare problematiche, inerenti il mondo in evoluzione della portualità… senza un approccio analitico ma pragmatico.

Sarà una intensa giornata di confronto e dibattito per valorizzare i Vostri contenuti, le nostre aziende, la centralità del nostro settore e le nostre proposte insieme a Istituzioni, politica e mondo associativo.”

Sottolinea il presidente dei terminalisti italiani: “Siamo ormai prossimi al rinnovo degli Organi, quale migliore occasione per fare il punto, insieme e ribadire le nostre idee, i nostri progetti coinvolgendo tutto il nostro mondo!

Abbiamo suddiviso l’evento in due momenti: il primo vuole valorizzare le aziende, le sfide organizzative e gli investimenti che si stanno facendo per sostenere modelli di business in continuo cambiamento in un contesto di strutture di costi in aumento e di incertezze di scenari per dare atto del livello qualitativo che riusciamo ad esprimere nonostante tutto.

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Confrontarsi con stakeholder leader nei processi industriali e nei servizi di cui fruiamo ci aiuterà a rafforzare proposte concrete.

Il secondo momento è dedicato al confronto con la politica e il mondo associativo che, insieme, devono costruire e dare risposte concrete e efficaci: anche per questo ci aspettiamo una forte presenza del Governo! Al momento, per esempio, sull’aumento dei costi dei canoni concessori abbiamo avuto rassicurazioni dal Governo ma mancano i fatti!

Quali scenari prevede nel prossimo futuro per il terminalismo italiano? Quali le principali sfide?
Il recente passato ci sta ponendo sfide che non erano immaginabili sono a poco tempo fa: gli effetti dell’integrazione nella logistica, la non compiuta riforma della governance portuale e di processi efficaci di pianificazione, gli stravolgimenti geopolitici, la concorrenza della sponda sud del mediterraneo e la transizione energetica sono solo alcune delle sfide che possono essere affrontate solo grazie a una stretta collaborazione pubblico/privato a guida centrale e con una chiara visione degli obiettivi e della destinazione delle risorse: noi ci siamo!

La Proposta di Regolamento comunitario sulle infrastrutture per i combustibili alternativi (AFIR) prevede che, partire dal 1° gennaio 2030, le navi portacontainer e le navi passeggeri ormeggiate in un porto della rete centrale e globale delle TNT dovranno collegarsi all’OPS (on-shore power supply) e utilizzarlo per tutto il loro fabbisogno di elettricità durante l’ormeggio. Qual è la posizione di Assiterminal sul tema? Mancano solo sette anni all’ipotizzata entrata in vigore. Se ne intravede, quali sono le criticità per il sistema portuale italiano?
Valgono le considerazioni di prima: se si vuole fare sistema si deve dialogare e prendere decisioni in base alle reali esigenze del mercato fornendo strumenti incentivanti anche ai terminalisti per investire sulla transizione energetica. La pianificazione deve essere fatta a step insieme all’armamento avendo chiaro che qualunque alternativa ai combustibili fossili deve essere sostenibile anche dal punto di vista economico e che non esiste 1 sola ricetta. Siamo indietro anche perché la burocrazia non aiuta.
Conclude il presidente Becce: “Lo stesso vale, in termini di pianificazione, per lo sviluppo intermodale: in più, su questo, anche l’industria deve fare la sua parte innovando i processi di distribuzione. Il rapporto gomma/ferro è ancora 80/20.
Abbiamo chiamato la politica ad ascoltare e condividere: vedremo!”. 

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Sul sito di Assiterminal è possibile iscriversi per partecipare ai dibattiti sia in modalità streaming  che in presenza..

 

 

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