L’ANCIP, Associazione Nazionale imprese portuali, interviene sulle questioni del porto di Trieste e di Venezia: “l’applicazione acritica di normative già di per sé contraddittorie e di difficile interpretazione ha penalizzato il Porto di trieste, provocando la reazione di tutta la portualità e di tutta la città. Altrettanto“- scrive Ancip, sottolineando che anche per il caso di Venezia: “Si assiste all’ennesimo tentativo di bloccare l’attività di una Autorità – scrive Ancip – “che sta lavorando per la salvaguardia del porto e dei suoi operatori” – Si continua nella nota – “la mancata approvazione del bilancio per motivi che al momento appaiono pretestuosi e strumentali è la dimostrazione dei danni che una comunità può subire quando la discussione che dovrebbe essere apolitica e tecnica si trasforma in ostruzione e porta nelle attività economiche quotidiane i veti e gli sgambetti spesso a fini elettorali“.
L’Associazione conclude: “Quando il risultato di un’azione volta a paralizzare e a demolire indebolisce tutto il sistema, il danno è collettivo e grave. In un momento di crisi gravissima, quando si cerca di uscire dalle difficoltà, non poter gestire la cosa pubblica con energia e prontezza è letale”.