ROMA– Dalla stagione delle Grandi Opere tout court alla stagione delle Opere Utili, grandi o piccole, per connettere l’Italia e far emergere il ruolo centrale per gli scambi da e per l’Europa. Il percorso che sta portando avanti il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il Ministro Graziano Delrio e la struttura tecnica di missione guidata da Ennio Cascetta viene presentato stamani a Roma, all’Aula Magna dell’Università di Roma “La Sapienza” in un incontro dal titolo “Connettere l’Italia. Strategie e risultati di una nuova stagione della mobilità”.
L’appuntamento, che vede l’intervento di apertura e le conclusioni del Ministro Delrio, ed è l’occasione per fare il punto delle politiche e delle scelte impostate a supporto della crescita economica del Paese che passa anche attraverso il miglioramento del sistema infrastrutturale nazionale e dei suoi collegamenti con l’Europa e con il Mediterraneo.
“Connettere l’Italia” è il paradigma con il quale è stata impostata al Mit una nuova stagione per la mobilità del nostro Paese, che si è concretizzata in scelte strategiche e un nuovo sistema di regole. Il Mit ha messo al centro la pianificazione, la valutazione delle opere, la progettazione di qualità, e il coinvolgimento dei territori e dei cluster delle infrastrutture e dei servizi di mobilità.
“Non le grandi opere calate dall’alto ma le opere utili, grandi e piccole, per connettere il Paese al suo interno e rispetto ai collegamenti internazionali, e per la sua crescita: è questo il filo conduttore dell’azione del Ministero e della struttura tecnica di missione di questi due anni. – spiega il Ministro Graziano Delrio – Facciamo il punto, con il settore delle infrastrutture e del trasporto, sulle linee strategiche e sul robusto sistema di regole, risorse e scelte concrete impostato da qui al 2030, e delle prossime sfide che ci attendono”.
La Nuova stagione delle politiche infrastrutturali del Ministero delle Infrastrutture supera definitivamente e concretamente i criteri previsti dalla Legge Obiettivo attraverso documenti strategici e tecnici approvati dal 2016 ad oggi e previsti nel nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 50, 2016): tra questi, le Linee Guida per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche di competenza del Ministero, il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, il Documento Pluriennale di Pianificazione.
Si è passati inoltre dalla centralità dei trasporti su gomma alla cura del ferro, agli investimenti su logistica e portualità; dai progetti sovradimensionati alla revisione progettuale di 30 opere; dalla estemporaneità delle scelte infrastrutturali alla valutazione della reale utilità di connessione, economica e sociale che ha portato a una selezione di un primo livello di 108 opere prioritarie, come dall’Allegato Mit al DEF 2017, che individua i fabbisogni al 2030.
All’incontro alla Sapienza, moderato da Gianni Riotta, viene fatto quindi il punto sulle strategie, indicando i principali risultati. Parteciperanno gli esperti della Struttura tecnica di missione e dello staff del Ministro e si interloquirà con una rappresentanza degli stakeholder del settore. Si parlerà delle nuove regole adottate, dei forti investimenti verso un nuovo modello di Alta Velocità di Rete, del Trasporto Pubblico Locale, del sistema delle ciclovie nazionali e la nuova mobilità elettrica, dell’integrazione della logistica, della portualità e dell’intermodalità, fino ad arrivare alle nuove tecnologie applicate alla mobilità e alla guida automatica. Si palerà dell’attenzione al Sud, anche grazie al PON Infrastrutture e Reti 2014-2020, cofinanziato dall’Unione Europea, che contribuisce allo sviluppo del Corridoio Scandinavia – Mediterraneo potenziando rete ferroviaria, sistema portuale e aeroportuale in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Un percorso che continua e che troverà nel G7 Trasporti a Cagliari del prossimo 21 e 22 giugno la proposizione a livello internazionale di tre pilastri proposti dal Mit: la sostenibilità economica, ambientale e sociale.