MILANO – Immediata sospensione del contributo ART, Autorità di Regolazione dei Trasporti, la richiesta arriva da Assologistica, che sollecita un intervento del ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, affinchè «si ponga rimedio a questa richiesta, fuori tempo e fuori luogo». Il presidente della associazione della logistica, Andrea Gentile, in una nota fa sapere che il «versamento risulta inappropriato e in contro-tendenza rispetto alle stesse scelte governative post decreto Cura Italia»
Nel sito di Art infatti appare, tra le notizie in primo piano: “Contributo per il funzionamento dell’Autorità di regolazione dei trasporti – anno 2020” nel quale l’Authority specifica «Non essendo stati disposti per legge provvedimenti che differiscano o sospendano la richiesta di versamento del contributo annuale» per dare poi le informazioni necessarie per la dichiarazione e il versamento del contributo relativo al corrente anno dovuto dagli operatori economici del settore del trasporto, con prima scadenza il 30 aprile p.v.”.
Non senza la premessa di una «frettolosa analisi» – specifica Assologistica – con cui Art sostiene che «in Italia pur avendo l’emergenza coronavirus prodotto effetti anche sulla libera circolazione di persone e merci, tuttavia proprio nei trasporti, prima che in altri settori, sono attesi segnali di ripresa in ragione della funzione essenziale di servizio a favore di imprese, utenti e passeggeri».
Questa di Assologistica non è l’unica voce proveniente dal mondo associativo che chiede la sospensione del contributo Art. Nei giorni scorsi anche Assiterminal, Associazione Terminalisti portuali, chiedeva l’esclusione del settore portuale dall’ambito di intervento e competenza di Art, nelle critiche mosse a Palazzo Chigi. Nella nota di Assologistica si legge inoltre la sottolineatura di come il contributo sia «avversato (anche nelle sedi amministrative competenti) anche dal mondo confederale– che lo ha sempre ritenuto inappropriato».