Inaugurata la bretella Gagno-Terre Rosse, per il collegamento al porto nuovo di Piombino

Giani Guerrieri

PIOMBINO – La nuova bretella Gagno-Terre Rosse che collegherà direttamente al porto nuovo e alle aree industriali è stata inaugurata ieri mattina. Adesso il passo successivo è la realizzazione del I° lotto dei lavori del prolungamento della SS 398 fino al porto, quale infrastruttura stradale per alleggerire il traffico verso la città, fino ad oggi tappa obbligatoria per accedere alla nuova zona nord del porto.

Per un valore di 10,1 milioni di euro, i lavori sono stati appaltati dall’AdSP c aggiudicati alla ditta Sales nel novembre 2019 e sono stati consegnati nel 2021 dopo che nella fase di progettazione esecutiva delle opere sono state presentate dall’impresa delle varianti migliorative per la realizzazione di due ulteriori rotatorie, una in Località gagno e una in località Montecaselli. Il soggetto attuatore è il commissario straordinario individuato nella figura del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Le attività si sono quindi completate in tre anni.

L’intervento ha quindi riguardato la realizzazione di un asse stradale a 2 corsie per uno sviluppo di circa 1,5 km comprensivo del varco di accesso alle nuove aree portuali.

Il presidente dellAdSP Guerrieri l’ha descritta come un’infrastruttura strategica per la valorizzazione delle nuove aree del porto della zona Nord, che si estendono su una superficie di circa 300.000 mq di piazzali e banchine con fondali fino a -20 metri., quest’ultime in gran parte già realizzate ed operative e in parte in corso di completamento.

Un’opera che non serve soltanto a collegare nell’immediato le nuove aree portuali commerciali-industriali a Nord del porto di Piombino. “L’intervento – ammette- sarà funzionale anche alla connessione con il 1° lotto del prolungamento della SS398 Montegemoli-Gagno, in corso di realizzazione da parte di ANAS”.

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Non solo. La nuova viabilità sarà anche un punto di ripartenza del prolungamento del 2° lotto della SS398 fino alle aree portuali dedicate principalmente al traffico traghettistico, opera complessa, per le quali l’Adsp sta sviluppando la relativa progettazione, per procedere entro breve con l’appalto.

“Infine – ha concluso Guerrieri – il tratto stradale realizzato servirà anche come punto di connessione con le nuove aree dedicate al diporto nautico e alla relativa cantieristica denominate Polo della Chiusa, nonché con le restanti aree costiere del Quagliodromo fino al porto di Tor del Sale”.

In occasione del taglio del nastro il commissario straordinario Giani, ha espresso soddisfazione per il completamento infrastrurtturale: “l’opera è stata realizzata in tempi relativamente brevi, soprattutto in considerazione della sua complessità realizzativa – ha detto -, si tratta di un intervento fondamentale che soddisfa le esigenze di di una viabilità sicura, efficace e diretta verso quel porto che sta diventando una risorsa per tutto il Paese”.

Il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, ha voluto sottolineare l’importanza strategica dell’intervento per i cittadini, gli operatori portuali e i turisti. “Il presidente Guerrieri aveva promesso che l’opera sarebbe stata completata prima delle estate e sono contento di notare che ha mantenuto l’impegno” ha dichiarato. “In questi anni, Il lavoro delle istituzioni è stato quello di creare le condizioni perché la nostra città e suoi operatori potessero avere delle opere degne di nota. Con la cantierizzazione del primo lotto la priorità è ora quella di accelerare i tempi per la realizzazione del secondo lotto”.

La vice commissaria Roberta Macii ha voluto ringraziare i progettisti e gli uffici tecnici del’AdSP per il lavoro svolto: “Sono tutti passi importanti in vista del definitivo rilancio del porto di Piombino” ha detto. “Queste opere, unitamente alla realizzazione delle nuove aree del porto, costituiscono i presupposti per far uscire la città portuale dalla situazione di crisi complessa”.

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Un’ultima nota riguarda la sostenibilità ambientale: per la realizzazione dell’opera sono stati utilizzati circa 170.000 tonnellate di materiali provenienti da centri di recupero degli inerti (MPS) per la formazione dei rilevati e circa 15.000 ton di materiali riciclati per la realizzazione delle sovrastrutture, tra cui la formazione della fondazione e sottofondazione stradale, oltre alla realizzazione della finitura stradale e del tappeto bituminoso fonoassorbente, per abbattere il rumore provocato dai mezzi in transito.

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