ROMA – Trasportounito lancia una proposta per affrontare la crisi emergenziale della mancanza di conducenti di Tir, un problema di grande complessità per il settore che è ad un passo dall’emergenza nazionale. La proposta di Trasportounito prevede di “realizzare l’addestramento di nuovi conducenti di veicoli industriali nell’ambito di identificate imprese-scuola, previa acquisizione dell’abilitazione alla guida e superamento dell’esame CQC”
L’emergenza impone provvedimenti immediati, dice Longo: “questa è la proposta centrale di un progetto articolato che l’associazione Trasportounito ha depositato sul tavolo della “commissione conducenti” recentemente costituita, presso l’Albo degli Autotrasportatori, su indicazione del Viceministro”.
Un problema complesso per il quale urgono interventi articolati che possano mirare ad una nuova concezione di addestramento dei conducenti e di gestione amministrativa anche per quanto riguarda i potenziali conducenti extracomunitari.
La proposta vede in primo piano un vero e proprio protocollo con modifiche normative, incentivi economici e procedure ministeriali dedicate fra le quali, a titolo esemplificativo, occorrono:
• Incentivi per la costituzione di “imprese-scuola” accreditate, in grado di realizzare formazione pratica di guida ai nuovi conducenti;
• Eliminazione dell’obbligatorietà del corso iniziale CQC consentendo la contemporaneità dell’esame CQC con quello della patente di guida;
• Programmi formativi semplificati in logica digitale;
• Uffici dedicati alla gestione amministrativa per i potenziali conducenti extra comunitari;
• Procedure preferenziali per le patenti professionali nell’ambito della motorizzazione;
• Eliminazione del contributo del reddito di cittadinanza a tutti i soggetti detentori della patente di categoria “C”.
