di Lucia Nappi
LA SPEZIA – La riforma portuale con le fusioni amministrative delle Authority offre l’opportunità di creare sistemi logistici integrati che dovranno essere in grado di competere con il mercato internazionale. Nello specifico l’accorpamento fra i porti di La Spezia e di Marina di Carrara pone delle grandi sfide per il futuro. Sono pronti questi porti ad affrontare queste sfide? Questo è l’interrogativo che solleva Franco Nicola Cupolo, amministratore delegato operation & sales di Contship Italia, incontrato a margine del convegno “Obiettivo: Hub Logistico” svoltosi a La Spezia:
Quale futuro attende i porti di La Spezia e Marina di Carrara? (VIDEO)
“La sfida è quella di essere in grado di servire attraverso La Spezia i porti non solo italiani ma anche europei, per farlo bisogna crescere, bisogna fare sistema: non solo Spezia o Marina di Carrara o Santo Stefano di Magra, ma tutto il sistema logistico del conglomerato dell’area spezzina dell’autorità portuale al servizio della connettività. Bisogna fare in modo che le merci sbarcate dal porto di La Spezia possano raggiungere non solo l’Italia del nord, ma anche il centro Europa. C‘è bisogno di uno sforzo e di creare una connettività che parta da La Spezia e inglobi Santo Stefano di Magra per essere in grado di portare le merci alla destinazione finale, seguendo quella che era la visione del nostro fondatore, Angelo Ravano, che negli anni 60 declarava già quelli che sarebbero stati i fattori critici di successo del futuro, cioè di essere in grado di portare le merci direttamente al mercato finale”.
Le mega navi comportano una rivoluzione dei mercati e dei traffici internazionali, come si attrezza La Spezia? (VIDEO)
“Una nave di ultima generazione è una nave di 400 mt di lunghezza, le navi con le quali è nato il porto di La Spezia erano di 80/100 mt di lunghezza e che gestivano 80 contenitori. Oggi noi dobbiamo essere in grado di gestire 7mila contenitori. E’ un problema di dimensioni e di crescita, è l’unico modo di rilanciare con forza il concetto di La Spezia e il sistema di questo porto con Santo Stefano Magra come punto di eccellenza dell’intero sistema logistico italiano, non più portuale, questa è la sfida che abbiamo davanti”.