MILANO – Si è concluso nel tardo pomeriggio di ieri l’ultimo blitz della Guardia di Finanza nell’uffici del Politecnico di Milano e in quelli della società di consulenza ingegneristica Cesi Ismes, E’ Chiara Murano la manager di Cesi che la notte successiva al crollo del ponte, inviò ad Autostrade una mail, poi finita sul tavolo della Procura, nella quale la Murano indicava ipotetici errori progettuali come cause del crollo, nonostante due anni prima la stessa società avesse sollevato l’allarme sullo stato degli stralli e prodotto un report molto critico sulla salute del ponte Morandi. La manager che non è indagata, avrebbe però fornito agli interrogatori risposte, ritenute “lacunose” dagli stessi investigatori.
Nella giornata di ieri l’attenzione degli inquirenti è stata puntata su computer e cellulari di alcuni dipendenti di Cesi e Politecnico, sono infatti stati sequestrati, mail, chat, messaggi il cui contenuto sarà vagliato dal pool informatico che sta passando al vaglio 60 terabyte di materiale con la parola chiave “ponte”.