Parla il presidente di Confetra Nereo Marcucci: “Il progetto TAV Torino-Lione è il risultato di un trattato internazionale tra UE, Francia e Italia ratificato già ben quattro volte in quattro diverse legislature. “
ROMA- Cresce il dissenso all’analisi costi benefici del ministro Toninelli sul progetto Tav Torino-Lione, condivisa dal Mit con il governo francese il 5 febbraio scorso, prodotta dal gruppo di lavoro con a capo il professor Marco Ponti e diffusa ieri pubblicamente. Dura la risposta del presidente di Confetra, Nereo Marcucci, che oggi con una nota ha commentato l’analisi specificando a chiare note che l’ultima decisione sull’attuazione dell’infrastruttura ferroviaria Tav Torino Lione deve essere presa dal Parlamento.
La posizione del numero uno di Confetra in merito al documento, del resto era già stata chiarita il 26 novembre scorso durante il Forum di Pietrarsa, tenutosi a Genova “DA GENOVA UN BINARIO PER L’EUROPA”. Nel corso di un accesissimo dibattito, animato dallo stesso professor Ponti, Marcucci interveniva sul documento di analisi, che al momento non era ancora pubblico ma del quale si conosceva la volontà di fermare il progetto. “Le analisi sui costi benefici delle infrastrutture si faccia a porte aperte – aveva commentato Marcucci al Forum di Pietrarsa – e, visto i 9 mesi trascorsi dall’avvio di tale analisi, auspichiamo che i risultati vengano alla luce con ragionamenti puntuali su ogni opera che stiamo chiedendo”. Concludendo poi: “credo sia un dovere arrivati a questo punto, che il Governo ci spieghi se possiamo suggerire delle variabili oppure se è già stato tutto deciso”.
Oggi Marcucci pertando si unisce al coro delle voci di coloro che vedono nello stop del progetto ferroviario un grave danno per l’economia del paese: “Come prevede la nostra Costituzione sarà il Parlamento a decidere sulla sorte della Tav Torino Lione, essendo questa infrastruttura il contenuto di un trattato internazionale tra UE, Francia e Italia ratificato già ben quattro volte in quattro diverse legislature. Il tutto nell’ambito del programma comunitario relativo al Ten T Network e alle politiche transfrontaliere dei Corridoi.
Speriamo prevalga il buon senso, la volontà di sostenere lo sviluppo della logistica, l’affidabilità internazionale del Paese, la sostenibilità ambientale dei traffici merce, l’occupazione.
Le analisi costi/benefici, in ambito trasportistico, vanno condotte secondo le linee guida europee, tra l’altro recepite anche in Italia nello specifico Decreto Ministeriale del 2017 relativo alla Valutazione ex ante degli investimenti pubblici.
Con i metodi creativi del Professor Ponti, che infatti ama autodefinirsi “un conta fagioli”, non avremmo realizzato neanche l’Alta Velocità passeggeri perché, anche in questo caso, si sono tolte milioni di auto dalle strade lungo l’asse Milano, Torino, Firenze, Bologna, Roma, Napoli. In coerenza, andrebbe allora anche cancellato il Marebonus.” – Conclude pertanto Marcucci –“Qui siamo alla dittatura del paradosso. Torniamo seri, per cortesia…”