Non solo al valico del Brennero, ma anche a passo Resia e al valico di San Candido-Prato alla Drava, per gli autisti dei mezzi pesanti serve esibire un tampone negativo Pcr o antigenico effettuato nelle 48 ore precedente, per potere varcare il valico. E’ la decisione dei governi austrico e tedesco.
Ieri il ministero dei ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese hanno concordato da parte della Sanità Militare-ministero della Difesa l’allestimento, a partire da stamani mattina, postazioni per effettuare i test agli autotrasportatori.
La situazione al confine con l’ Austria si fa infatti pesante, sull’autostrada del Brennero in direzione nord presenta 40 chilometri di coda di mezzi pesanti fra Bressanone ed il Brennero. Da ieri sera è stato predisposto nell’autoporto Sadobre, a Vipiteno, un presidio per eseguire tamponi rapidi antigenici. Due chilometri di coda di mezzi pesanti in A22, tra allacciamento A4 e Verona Nord carreggiata nord.
Sul tema è intervenuta le associazioni Alis commentando e monitorando l’evoluzione l’allestimento dei presidi militari per i tamponi rapidi al confine con l’Austria, Marcello Di Caterina vicepresidente e direttore generale di ALIS ha commentato: “Accogliamo con favore – ha sottolineato – l’immediata soluzione individuata congiuntamente dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini, dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini e dal Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, di allestire a partire da oggi presidi militari per effettuare test rapidi agli autotrasportatori e continueremo a monitorare la situazione con massima attenzione e priorità, manifestando la nostra piena disponibilità per collaborare alla risoluzione delle criticità”.
Per Conftrasporto-Confcommercio è intervenuto il presidente Paolo Uggè che ha chiesto al ministro dei Trasporti Enrico Giovannini e al presidente del Consiglio Mario Draghi, che si applichi “il principio di reciprocità“. La situazione “sta creando enormi disagi agli autisti dei Tir provenienti dall’Italia”chiede Uggè- “Ma gli autisti che dovessero risultare positivi dove verranno indirizzati? Dovranno abbandonare il mezzo, e dove?” è la domanda legittima del presidente di Conftrasporto