Agorà Confetra, Gap logistico del Paese 70 mld – Nicolini chiede semplificazione, digitalizzazione e politica fiscale

Guido Nicolini

Agorà Confetra, l’Assemblea pubblica in svolgimento del settore della logistica –  «I problemi logistici dell’Italia non sono sovrapponibili a quelli infrastrutturali. Il gap logistico del paese non dipende solo dal gap infrastrutturale» – «Questo ha tre nomi- ha specificato il presidente di Confetra Guido Nicolini – Semplificazioni, politiche industriali per il settore, riduzione del cuneo fiscale»

Lucia Nappi

ROMA – Ammonta a 70 miliardi di euro l’anno il gap  dal settore logistico nel nostro Paese. Il Recovery Fund può essere l’occasione per recuperare questo ritardo, ma al Paese non  basterà, perchè il Paese deve riprogettarsi. Questo il concetto da cui parte la relazione del presidente di Confetra Guido Nicolini, l’Assemblea pubblica, in svolgimento, grande evento evento digitale che ha visto connesse oltre 600 persone.

«I problemi logistici dell’Italia non sono sovrapponibili a quelli infrastrutturali. Il gap logistico del paese non dipende solo dal gap infrastrutturale» – «Questo ha tre nomi » – specifica  -« Semplificazioni, politiche industriali per il settore, riduzione del cuneo fiscale. Avere una politica complessiva per la logistica, significa un quadro normativo e regolatorio che aiuta sostiene e fluidifica il trasporto di merci dati e passeggeri».

Semplificazioni
«La pubblica amministrazione per il controllo merci in ambito portuale conta 450 procedimenti amministrativi in capo a 35 amministrazioni non coordinate tra loro» – continua il presidente di Confetra –  «Così non saremo mai competitivi, perchè per il mondo normale il tempo di trasferimento della merce è, oggi, il  fattore più competitivo».

La Digitalizzazione dell’amministrazione e delle procedure è pertanto la direzione verso la quale andare, «Oltre ai ritardi di rete 5G, banda larga e autostrade digitali. Sul trasporto dati si fonderarro sempre più i business connettivi e quindi logistici, del futuro. Gli oneri burocratici e i ritardi digitali sulla logisica pesano per circa 30 miliardi, di questi 70 miliardi annui che è il gap logistico».

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«Con il Decreto Semplificazioni si è perso una grande occasione per iniziare ad introdurre  semplici elementi di semplificazione per il settore, è un provvedimento troppo schiacciato sul codice appalti».

Ma non è l’unica critica che Nicolini rivolge all’attività di governo, infatti anche riguardo al Decreto Agosto il presidente specifica: «Abbiamo presentato tre proposte anche sul Decreto Agosto, speriamo che vengano accolte» tre proposte che riguardano il contratto commerciale delle spedizioni e della logistica e la loro introuzione nell’ordinamento civilistico; il  provvedimento dei servizi 4.0 che aiuti il comparto a crescere» – «Siamo l’unico Paese europeo a non avere un campione nazionale in ambito della logistica». 

Riduzione del cuneo fiscale
«Urge una politica fiscale che, soprattutto sul costo del lavoro, aiuti ad alleggerire il conto economico delle imprese» – Settore con 800 mila addetti diretti e 2,5 milioni di addetti indiretti – «il costo del lavoro è quasi sempre la principale voce dei costi di bilanci delle nostre aziende».

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