Autorità portuale regionale, si allo sblocco delle assunzioni

FIRENZE – La Regione Toscana farà ricorso alla Corte Costituzionale contro la decisione del Governo di impugnare le ‘disposizioni per il potenziamento dell’Autorità portuale regionale’, contenute nel 2°comma dell’articolo 9 della legge regionale 72/2016 (che a sua volta modificava la numero 23 del 2012). A deciderlo è stata la Giunta regionale, che ha approvato una delibera proposta dal presidente Enrico Rossi. Il contenzioso riguarda esclusivamente questioni relative alla dotazione organica dell’Autorità portuale, infatti non vengono messe in discussione né le funzioni, né le competenze dell’ente.

Secondo il Governo, che ha impugnato la legge regionale nella parte in cui consente l’assunzione di nuovo personale, questa disposizione contrasta con il blocco delle assunzioni attualmente in vigore per le pubbliche amministrazioni. La Regione, invece, ritiene che il blocco non si applichi per l’assunzione di nuove figure necessarie per portare avanti le nuove funzioni attribuite all’Autorità Portuale.

Resta indiscusso il ruolo dell’Autorità portuale regionale, nata nel 2012 per provvedere alla pianificazione, alla gestione e alla manutenzione delle aree portuali oltre che al rilascio ed alla gestione delle concessioni demaniali nei porti di Viareggio, Porto Santo Stefano, Giglio e Marina di Campo. Con la lr 72/2016 all’Autorità portuale regionale sono state assegnate anche la gestione delle vie navigabili (Canale Burlamacca a Viareggio) e delle aree demaniali finalizzate a funzione turistico-ricreativa (approdi turistici) nelle aree di competenza.

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