É esplosa la petroliera Sanchi – Si teme il disastro ambientale

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PECHINO- E’ esplosa la nave cisterna iraniana Sanchi, della compagnia armatoriale NITC (National Iranian Tanker Company) che da 4 giorni stava bruciando al largo della costa orientale della Cina, secondo le informazioni diffuse dalla  CNN e fornite dalle  autorità locali. 
 
A causa dell’esplosione, le 14 navi di salvataggio che stavano perlustrando l’area circostante, per la ricerca degli eventuali superstiti, hanno dovuto ritirarsi. Al momento 31 marinai dei 32 membri dell’equipaggio della nave rimangono dispersi, é stato recuperato solo Il corpo di un membro dell’equipaggio.
 
Le autorità locali nei giorni scorsi avevano avvisato che esisteva il pericolo dell’esplosione che avrebbe provocato la rottura dello scafo della nave e  quindi il possibile affondamentoe causando la fuoriuscita del carico di petrolio. 
 
Gli sforzi per spegnere il fuoco sono durati 4 giorni in seguito alla collisione tra la petroliera e un bulker CF Crystal di Hong Kong.
La grande esplosione é partita internamente dal corpo centrale della nave, attualmente il fuoco e il fumo denso, ma anche le condizioni atmosferiche avverse ostacolano qualsiasi operazione di spengimento dell’incendio o di ricerca dei superstiti.
 
Reuters riferisce che, secondo le informazioni fornite dal ministero marittimo della Corea del Sud, l’incendio potrebbe continuare senza sosta per un periodo che va da due settimane a un mese.
 
La petroliera, di proprietà di Bright Shipping Ltd e gestita dalla National Iranian Tanker Co. (NITC), portava un carico di  136.000 tonnellate di greggio iraniano.
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