Olt, Small Scale Lng – Venturi: Più navi a Gnl se il Recovery fund supportasse gli armatori

Marika Venturi

Il primo rifornimento di navi a Gnl in Small Scale in Italia è iniziato nell’ottobre scorso a Spezia, a quanto ammonti in termini di volume questo mercato è ipotizzabile: «una nave da crociera ogni 15 giorni si rifornisce di circa 2.500 m³ liquidi di Gnl» – spiega Marika Venturi responsabile commerciale Olt-  «sarebbe molto utile il supporto – del Recovery Fund –  per le navi a Gnl, investimento molto importante per gli armatori,  in quel modo si supporterebbe la domanda di Gnl»

Lucia Nappi

LIVORNO – Nuovo passo avanti nell’ambito del percorso autorizzativo  del progetto Small Scale LNG di OLT. E’ stato infatti stamani avviata la consultazione per la modifica del Codice di Rigassificazione che introdurrà il servizio.  Olt è la società a partecipazione internazionale che gestisce l’impianto di rigassificazione, Terminale galleggiante  situato a 22 km al largo delle coste di Livorno e,  che riceve il Gnl in forma liquida e lo reimmette in forma gassosa per gli approvvigionamenti del Paese.

Il progetto Small scale Lng di Olt prevede «la modifica del terminale per permettere (sul lato sinistro dell’impianto) la discarica del Gnl sotto forma liquida. Questo darà la possibilità a bettoline» – navi dai 90 ai 120 metri di lunghezza  che mediamente caricano 7500 metri cubi liquidi – «di ritirare il Gnl sotto forma liquida e poterlo trasferire per usi marittimi  per navi e per usi terrestri per il trasporto pesante». E’ quanto annunciato stamani nell’ambito della conferenza stampa organizzata da OLT Offshore LNG Toscana S.p.A. alla quale è intervenuta Marika Venturi, responsabile delle relazioni istituzionali, comunicazione e commerciale di OLT e presidente di Assocostieri.

OLT

La modifica dell’impianto OLT entrerà in esercizio dal 1 gennaio 2022, la società dopo aver chiesto l’autorizzazione alla modifica per scaricare il Gnl sotto forma liquida, che ha ottenuto ad ottobre 2020, è attualmente in attesa di avviare i lavori.

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Modifica del Codice di Rigassificazione:
«Per fornire servizio di rigassificazione Small Scale, Olt ha modificato il Codice di Rigassificazione che è stato pubblicato stamani sul sito aziendale mettendolo a disposizione degli utenti per una consultazione che durerà fino al 12 di aprile» – spiega Venturi –  «Nel codice è contenuta la descrizione del servizio di ricarica, tempistiche, interferenze, garanzie necessarie» – aggiunge – «Nella pubblicazione del codice, poiché vengono stabilite le modalità, può essere il momento giusto per aprire dialoghi concreti dal punto di vista commerciale» – inoltre la società «sta lavorando alla pubblicazione di una manifestazione di interesse non vincolante» –  così che i possibili clienti – «possano comunicare le proprie esigenze dal punto di vista dell’offerta del servizio e commerciale» – In questa fase l’azienda mira a «confrontarsi con il mercato per capire quali siano le esigenze, le possibilità e sottoscrivere le allocazioni della capacità».

Il mercato del Small Scale Lng:
Il primo rifornimento di navi da crociera in Small Scale in Italia è iniziato nell’ottobre scorso a Spezia sulla nave da crociera Costa Smeralda, questo ha segnato l’inizio di un mercato che tuttavia in questo momento è in fase di stand-by a causa dello stop del settore crocieristico. A quanto ammonti in termini di volume questo mercato è solo ipotizzabile: «si consideri che una nave da crociera ogni 15 giorni si rifornisce di circa 2.500 metri cubi liquidi di Gnl»  -sottolinea la manager di Olt –  «Nei prossimi anni dovrebbero entrare in esercizio diverse navi da crociera alimentate a Gnl. Nel Mare del Nord sono attive 2 navi, altre 12 navi a Gnl sono state ordinate nel Mediterraneo ed entreranno in servizio nei prossimi anni, insieme ad altri traghetti e mezzi portuali».

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Il prezzo del Gnl
La società ha spiegato che dal 2013, anno della sua entrata in piena operatività, OLT ha concentrato tutti i propri sforzi per raggiungere un elevato utilizzo del terminale migliorando sempre più la propria flessibilità nei servizi offerti adattandosi alle condizioni di mercato e cercando di intercettare e soddisfare le domande degli operatori.
È stato ricevuto Gnl dagli Stati Uniti, dall’Algeria, dalla Norvegia, dall’Egitto, da Trinidad e Tobago, dal Qatar, dalla Nigeria, dalla Guinea Equatoriale, dal Perù e dal Camerun oltre a carichi provenienti da altri terminali europei con quantitativi sempre crescenti; Questo ha dato la possibilità di operare prezzi competitivi per l’Italia, ad esempio, nel 2017 sono stati importati 989 miliardi di standard metri cubi di gas, nel 2018 1.186 miliardi e nel 2019 abbiamo raggiunto la massima capacità autorizzata del terminale di 3.750 miliardi. Il trend di elevato utilizzo si conferma anche per il 2020 e per il 2021.

Recovery Fund e transizione green per gli armatori
L’investimento per l’adeguamento dell’impianto ammonta a 6 milioni di euro e non troverà attuazione nell’ambito del PNRR, dice Venturi, tuttavia «sarebbe molto utile il supporto – dei fondi del Recovery Fund –  per le navi a Gnl, investimento molto importante per gli armatori,  in quel modo si supporterebbe la domanda di Gnl» – combustibile a basso tenore di zolfo che accompagnerà le flotte nell’attuale transizione energetica.

 

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